Al fianco di Gian Piero Gasperini anche Bryan Cristante ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia a poco più di 24 ore dalla quinta giornata della League Phase di Europa League contro il Midtjylland. Il match contro i danesi, in vetta alla fase campionato a punteggio pieno dopo quattro gare, è programma domani all'Olimpico con fischio d'inizio alle 18.45. Di seguito le parole del centrocampista giallorosso:

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Cristante pre Roma-Midtjylland: “L’obiettivo è vincere l’Europa League”
CRISTANTE IN CONFERENZA STAMPA
Si rende conto di essere un giocatore indispensabile per questa Roma? "Provo a fare il mio meglio in tutte le partite, poi in base a dove c'è bisogno faccio quello che mi chiede il mister. Negli anni le ho provate un po' tutte. In questo momento ho più facilità ad adattarmi a tutte le posizioni, le ho fatte un po' tutte e so come interpretare ogni singola posizione".
C'è stato un miglioramento da parte della tifoseria sul come vivere i risultati? "Sì. Quest'anno siamo bravi anche noi come squadra a sapere che è presto, che stiamo facendo un'ottima stagione ma a restare davvero equilibrati. Basta poco per cambiare la rotta. Dobbiamo continuare così, lavorare bene e continuare a fare quello che ci chiede il mister, interpretare le partite, ma sempre con equilibrio. Lo stiamo tenendo bene e penso che anche la piazza se ne sia accorta e abbia capito che non c'è bisogno di esaltarsi troppo o buttarsi troppo giù per una singola sconfitta. Penso che l'equilibrio sia fondamentale in una stagione così lunga e con così tante partite".
Rispetto all'Atalanta, in che cosa il mister è cambiato o è rimasto lo stesso? "Il mister l'ho ritrovato come lo avevo lasciato a Bergamo, ringiovanito, con un taglio anche più corto (ride, ndr). Sapevo benissimo che arrivava un allenatore forte, che ci avrebbe aiutato tanto. L'importante era solo stargli dietro, ascoltarlo e convincerci tutti che era la persona giusta, l'allenatore giusto da seguire. La squadra è stata brava a farlo dal primo giorno. Sulle qualità del mister c'è poco da dire, l'ha dimostrato sempre: prima di Bergamo, a Bergamo e adesso. Ho ritrovato il mister che avevo lasciato, fortunatamente".
Il ricordo della finale di Budapest è qualcosa che dà uno stimolo ulteriore o è qualcosa che si è provato a mettere alle spalle? "Sicuramente ci è rimasto l'amaro in bocca, ma ogni stagione bisogna farla passare. Sono troppe partite, c'è già tanto da pensare al presente e non possiamo perderci troppo nel passato. E' una competizione che abbiamo gustato, ci siamo arrivati lì lì... sappiamo quanto è bello arrivare fino in fondo e giocarci le finali, quanto sarebbe bello portarla a casa. Vogliamo andare avanti e fare bene, l'obiettivo è riportarla a casa".
CRISTANTE A SKY SPORT
Ha visto Chelsea-Barcellona ieri? "No, tra il mettere i bambini a letto e altro... la sera è complicato vedere tutte le partite. Ho letto il risultato e ho visto che è stata una grande partita".
Avete un allenatore che ha vinto l'Europa League, lei è andato in finale: cos'ha di solido questa squadra per poter pensare di poter arrivare a rigiocare quella finale? "Siamo in crescita ed è una cosa importante. Eravamo partiti bene, ma stiamo continuando a crescere e a lavorare e ogni partita va meglio. Questo aiuta a coltivare il sogno, quando vedi che c'è ancora margine di crescita ne guadagni in consapevolezza e sfidando altri avversari ti rendi conto del lavoro. Abbiamo un allenatore fortissimo, siamo una squadra forte. Lui l'ha già vinta, qualcuno di noi ci è andato vicino. Sul cosa serve lo sappiamo, il percorso è sempre difficile ma ci proviamo".
Cosa ha di speciale Gasperini? "E' preparatissimo, sa davvero tutto di tutti i giocatori e sa come farli rendere al meglio. E lo dimostra: chi passa dalle sue mani ha sempre quello step-up. Un'altra sua dote grandissima è che è chiaro: sa far capire a tutta la squadra quello che vuole, come deve essere fatto e come vuole che lo si faccia. E' una sua grande dote che avevo vissuto a Bergamo e che ho ritrovato qui. Penso sia uno dei più grandi motivi per cui le sue squadre fanno sempre bene".
Sa accontentare tutti gli allenatori: come si fa a raggiungere quest'alchimia per riuscire a essere protagonista così? "Mi concentro sul campo, sul lavoro quotidiano. Dal lunedì alla domenica sto sempre al 100% sul campo, concentrato, ad allenarmi forte. E faccio quello che mi chiede il mister, questo è uno dei segreti. Mi sono sempre concentrato sul lavoro quotidiano e sul rendere al 100% in partita".
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