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LIMA, PERU - APRIL 3: Richard Rios of Palmeiras celebrates after scoring the team's third goal during the Copa CONMEBOL Libertadores 2025 Group G match between Sporting Cristal and Palmeiras at Estadio Nacional de Lima on April 3, 2025 in Lima, Peru. (Photo by Daniel Apuy/Getty Images)
È Richard Rios il centrocampista che Gian Piero Gasperini ha messo in cima alla lista per il nuovo centrocampo della Roma. Dinamico, tecnico, aggressivo: il profilo perfetto per il calcio verticale e intenso del tecnico piemontese. I primi contatti con il Palmeiras sono già partiti, segnale concreto di un interesse reale da parte del club giallorosso, deciso a investire su un profilo internazionale ma in piena ascesa. L'offerta è pronta sul tavolo: ventidue milioni per convincere il club brasiliano a lasciare andare il proprio gioiellino. La sensazione, è che si è soltanto all'inizio. Classe 2000, colombiano, Rios ha iniziato la sua carriera nel futsal, da cui ha ereditato tecnica nello stretto e rapidità di esecuzione. Dopo una crescita costante in Brasile, prima al Flamengo e poi al Palmeiras, si è imposto come uno dei migliori mediani della Serie A brasiliana, conquistando anche la Nazionale colombiana. Oltre 11 km percorsi a gara, precisione nei passaggi all’87%, intensità difensiva (2.6 tackle e 1.8 intercetti di media) e una buona capacità di inserirsi (2 gol e 4 assist in questa stagione): numeri che confermano il suo status di centrocampista moderno. Rios è anche un personaggio fuori dal campo: ha imparato il portoghese ascoltando musica e spopola su TikTok con contenuti spontanei e ironici. La Roma ci pensa, Gasperini lo vuole. E Richard Rios sogna l’Europa.
Prima di affermarsi nel calcio professionistico, Richard Rios ha mosso i primi passi nel futsal, una scuola che ha lasciato un’impronta chiara nel suo modo di giocare. Cresciuto tra le strade e i campi indoor di Vegachi, in Colombia, Rios ha sviluppato fin da giovanissimo una tecnica raffinata, un controllo di palla fulmineo e una lettura rapida delle situazioni. Il futsal gli ha insegnato a giocare sotto pressione, a pensare e agire in spazi ristretti, caratteristiche che oggi applica con naturalezza anche sul campo da undici. La sua capacità di superare l’uomo in conduzione, resistere al pressing e trovare linee di passaggio verticali ne fanno un centrocampista atipico, moderno, sempre in grado di creare superiorità numerica. Un bagaglio tecnico diverso, cresciuto lontano dai grandi settori giovanili europei, che lo rende unico nel panorama sudamericano e ora molto appetibile per il calcio italiano.
In Colombia, qualche anno fa, ha iniziato a circolare una voce curiosa quanto infondata: Richard Rios sarebbe il figlio segreto di Shakira. Secondo questa teoria, mai confermata e del tutto priva di fondamento, il centrocampista sarebbe nato da una presunta relazione tra la popstar colombiana e il cantante portoricano Osvaldo Rios alla fine degli anni ’90. Si raccontava addirittura che Shakira, appena ventenne all’epoca, avesse partorito in gran segreto, affidando poi il bambino al padre. Ovviamente, nulla di tutto ciò è vero. Si tratta di una fake news che non ha mai trovato riscontro, ma che continua a riemergere ciclicamente sul web. Basta cercare “Richard Rios Shakira” su Google per vedere come i due nomi vengano ancora oggi spesso accostati, alimentando una leggenda metropolitana tanto fantasiosa quanto infondata.
Nel calcio di Gian Piero Gasperini, il centrocampo è il cuore pulsante del gioco: serve intensità, coraggio, capacità di pensare e agire in verticale. Richard Rios rispecchia in pieno questo identikit. È un centrocampista moderno, che unisce qualità tecniche da regista a doti fisiche da incursore, con una naturale predisposizione al sacrificio. Nella Roma gasperiniana potrebbe occupare sia il ruolo di mediano, per dare ordine e verticalità, sia quello di mezzala, dove la sua corsa e il suo senso del pressing trovano massima espressione. Nella stagione in corso ha già totalizzato 7 cartellini gialli, tra Brasileirao e Mondiale per Club: un dato che conferma non solo la sua aggressività, ma anche quella garra tipica dei sudamericani che non mollano mai. Falloso sì, ma mai fuori controllo. È un giocatore che lotta, recupera e riparte. E proprio nel Mondiale per Club, Rios ha impressionato con la maglia del Palmeiras, alzando il livello contro avversari internazionali e mostrando personalità, ritmo e visione. È cresciuto nel futsal, parla il linguaggio della strada ma pensa da professionista. In lui convivono l’istinto del barrio e l’ambizione europea. Per questo, in una Roma che vuole rinascere con coraggio e identità, Rios non è solo una suggestione di mercato. È una dichiarazione d’intenti.
Federico Grimaldi
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