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Totti: “Il Porto è la meno peggio, ma non sottovalutiamolo. Siamo con Di Francesco”

Le parole del dirigente giallorosso: "Dobbiamo compattarci per uscire da questo momento. Ieri i calciatori avevano paura di fare un passaggio a due metri, ma era normale... Il mio nuovo ruolo? Ora vedo un po' di luce"

Redazione

La Roma si giocherà gli ottavi di finale di Champions contro il Porto. I giallorossi sono stati estratti contro i lusitani a Nyon e cercheranno una rivincita dei preliminari del 2016. Lì c'era Francesco Totti, sempre più in veste di talismano, che ha parlato subito dopo il sorteggio.

TOTTI A SKY

È stato il miglior sorteggio possibile?

Siamo stati fortunati vedendo le altre squadre, però non dobbiamo sottovalutare il Porto perché è una squadra forte e impegnativa, prima in classifica nel proprio campionato. Ha fatto un girone ad altissimo livello, affronteremo una squadra difficile e nel rettangolo di gioco è tutto diverso.

È la miglior notizia in uno dei momenti peggiori?

Se ne parla a febbraio, c'è tempo per tornare in noi stessi. Cercheremo di arrivare a febbraio al top.

Qual è il problema più grande da risolvere?

Non sono tantissimi due mesi ma neanche pochi. La continuità, i risultati, la fiducia... Tutti devono compattarsi e uscirne come abbiamo fatto altre volte.

Conosci meglio di tutti Di Francesco, come sta vivendo questo momento? Ci sono tante cose da dirgli in questo momento. 

Siamo abituati ai 'ma' e ai 'se'. Oggi è l'allenatore della Roma e siede su quella panchina, cercheremo e cercherà in primis di portarci dove eravamo lo scorso anno. Speriamo di ripeterci in Champions anche se non sarà semplice. Dobbiamo ritrovare risultati in campionato, siamo a 2 punti dalla quarta e abbiamo la possibilità di ribaltare quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Le parole non servono, deve essere bravo lui a trovare la soluzione. Da noi ha tutto l'appoggio possibile. Lui è uno bravo e preparato, tirerà fuori la squadra da questo momento.

Un aneddoto su Conceicao, vi affrontavate nei derby. 

Svariati derby, vinti e persi. Sono momenti bellissimi da ricordare. Sta facendo un grandissimo lavoro, spero possa fare grandi cose da marzo in poi.

Un commento sulla prestazione di ieri. Da ex giocatore (parla Costacurta, ndr) avevo timore per la Roma. Partita di una difficoltà enorme che i giocatori hanno affrontato con carattere. 

Diciamo che non devo spiegare a te queste situazioni, anzi sei tu che dovresti spiegarlo a noi. Anche se non ci sei mai passato... Io quasi ogni anno, anche perché in una piazza come Roma è più difficile. È normale che avessero paura di fare un passaggio di due metri, erano tutti contro e si poteva solo vincere. La nota lieta è stata la rabbia e la determinazione, ma non è stata una partita eccellente come contro l'Inter. Ieri contava il risultato, ora abbiamo un'altra settimana sapendo di affrontare una delle più grandi d'Europa. Speriamo di portare a casa punti anche se non sarà semplice.

Ti stai divertendo in questo nuovo ruolo? Te lo immaginavi diverso?

Sto all'inizio... Sto percorrendo un percorso molto molto lungo. Sto vedendo un po' di luce, cercherò di dare tutto me stesso come ho fatto sul campo. Andando avanti capisco situazioni che non avrei mai capito.

Tra due mesi vengo a sfidarti a paddle (Costacurta a Totti, ndr).

Devi prima dirmi come sei... A Roma però, a Milano è difficile.

TOTTI IN ZONA MISTA 

L’avversario che ci si augurava?

Si diciamo che sulla carta è la meno peggio. In questo momento il Porto è una delle squadre più in forma in Europa e nel loro campionato e quindi è difficile da affrontare. Squadra rognosa, rabbiosa e forte tecnicamente. Sarà una partita bella da combattere.

Com’è la tua visione del momento della Roma?

Abbiamo due mesi di tempo per trovare la vecchia Roma, quella che tutti si aspettano. Ora recuperiamo qualche infortunato, qualche giocatore importante e con il mister cercheremo di risollevarci il prima possibile.

Cosa è cambiato dalla sfida di due anni fa?

In due anni cambiano tantissime cose, cambiano giocatori, allenatori. Noi affrontiamo il Porto di adesso che penso sia più forte di quello di due anni fa. Il rettangolo di gioco è la risposta migliore.

La Roma è più debole di due anni fa?

La Roma è una squadra competitiva che può giocarsela contro il Porto.

Che vi siete detti con Rosetti? Qualcosa sulla Var?

Sinceramente abbiamo parlato di tutt’altro, abbiamo parlato di vita privata, chiedeteglielo (ride, ndr).

Cosa cambierà nella Roma nei prossimi due mesi?

Dobbiamo trovare la continuità, i risultati e la voglia di dimostrare di essere una grande squadra. Questa è la cosa principale e quando arrivano i risultati passa tutto in secondo piano.

Non è una partita che cambia l’opinione della società o della gente. Noi abbiamo un percorso con lui e cerchiamo di portarlo a termine. Normale che poi i risultati sono la risposta di tutto, però il mister ha le idee chiare e la possibilità di ribaltare questa situazione.