Totti ricorda l'11 settembre: “Fu uno choc tremendo. Della partita non ci interessò più nulla”

"Eravamo in ritiro a Trigoria e speravamo fosse una giornata memorabile sì, ma per tutt'altri motivi: giocavamo in Champions League contro il Real Madrid e sognavamo una grande vittoria.

Invece l'11 settembre si trasformò in un incubo e della partita che l'Uefa ci ordinò di giocare quella sera non ci interessò più nulla". Il ricordo di FrancescoTotti è tanto nitido quanto triste: il giorno che cambiò il mondo è ancora vicino nella sua mente. "Lo choc - spiega all'ANSA il capitano della Roma - fu tremendo. Eravamo sconcertati dalle immagini che apparivano in televisione, facevamo la spola dalle nostre stanze alla saletta tv e non capivamo bene cosa potesse essere successo. Una cosa però era certa, una tragedia era in corso e ce la saremmo portata dietro per decenni".

Nel decimo anniversario, il primo dopo la morte di Bin Laden, l'uomo che quell'inferno aveva pianificato, Totti racconta anche emozioni 'intime e minim': "A New York e in particolare sulle torri gemelle io ero stato, avevo un ricordo vivo e concreto di quel posto. Rivedere quell'area nella quale ero stato felice con il mondo in mano, osservare sullo schermo il cielo azzurro ed il sole e nonostante questa atmosfera da cartolina le torri venire giù, la gente buttarsi e il fumo salire in alto, mi faceva male fisico. Intanto in ritiro a Trigoria arrivavano notizie contrastanti sul fatto che si giocasse o meno, ma la nostra testa e il nostro cuore erano a quello che stava avvenendo negli USA. Ci dissero di giocare, in pullman nessuno parlava e di quando siamo arrivati all'Olimpico ricordo solo l'atmosfera surreale di tutto lo stadio". Segnò anche, Totti, sebbene su rigore e in una partita persa 1-2: "Ma davvero non ricordo nulla della partita - conclude - di quel giorno purtroppo c'è molto altro che non dimenticherò"