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Totti-Real, la storia infinita

A Dallas, il Capitano giallorosso è andato nuovamente a segno contro i blancos. Come nel 2001 (due volte) e nel 2002

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Un sussulto nel cuore della notte per far capire a tutti che sì, la Roma c'è. E' in fase di rodaggio, alterna sprazzi di qualità a fasi di minore brillantezza. Ma c'è. Nello spirito, nella voglia, nella mentalità. L'1-0 ai campioni d'Europa in carica del Real Madrid è una grande iniezione di morale e fiducia. A suonare la carica, come sempre, ci ha pensato lui. L'eterna certezza di giallorosso vestita: Francesco Totti, abile ad impreziosire e concludere una bella azione corale, con il destro vincente alle spalle di Diego Lopez.

Un deja vu. Il rafforzamentodi un feeling speciale tra il Capitano e il Real. Due entità di spessore che in passato hanno avuto più di un'occasione per sposarsi. Mai successo, nonostante la spietata e costante corte dei blancos al fuoriclasse di Porta Metronia. Troppo forte l'amore per la Roma. La storia la conosciamo bene, così come quella delle sfide sul campo tra il numero 10 e i galacticos. Tanti incroci in Champions, tante serate da ricordare. E ovviamente tanti gol.

La prima volta? Proprio nel giorno dell'esordio assoluto della Roma nel massimo torneo continentale. Una data tragicamente impressa nella storia mondiale: 11 settembre 2001. Mentre negli Stati Uniti (dove, guarda caso, si è giocato proprio ieri...) si iniziavano a contare le vittime del devastante attentato terroristico alle Torri Gemelle (e non solo), all'Olimpico prendeva il via una gara che mai si sarebbe dovuta disputare. In un clima surreale, il Real di Del Bosque, che avrebbe poi conquistato la Champions a fine stagione, vinse per 2-1 con le reti di Figo e Guti. Di Totti, su rigore, il guizzo della vana speranza romanista. Contro un giovanissimo Iker Casillas, avversario anche ieri di Francesco, ma solo per i primi 45'.

Sconfitta indolore per la Roma, che riuscì comunque a passare il turno classificandosi al secondo posto nel girone A, anche grazie al pareggio ottenuto nel match di ritorno a Madrid. Il 24 ottobre 2001, Francesco Totti fece tremare per la prima volta il Santiago Bernabeu, portando in vantaggio i suoi al 35': tocco lesto e perfido sotto misura su preciso assist di Candela dalla sinistra. Nella ripresa ci pensò Figo, dal dischetto, a siglare il definitivo 1-1. Un anno più tardi (30 ottobre 2002), stesso teatro e stesse protagoniste. Anzi, stesso protagonista, Totti, che al 27' ammutolì di nuovo la platea madridista con un destro preciso all'angolino. Stavolta, niente 1-1. Ma il primo, storico successo di un'italiana al Bernabeu 35 anni dopo il 2-0 della grande Inter di Herrera.

Il resto è roba fresca, recente. Un Totti assist-man nell'ottavo di finale d'andata della stagione 2007-2008, all'Olimpico, per il 2-1 di Mancini sotto la Sud (prima del trionfo con identico risultato in terra madrilena). E quasi 38enne, ma sempre decisivo, ieri sera a Dallas. Elegante, raffinato, concreto e goleador. Per godersi e far godere ai suoi tifosi un'altra serata Real.