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Totti (AUDIO): “Mi aspetto tanto dai nuovi proprietari”

Francesco Totti ha rilasciato una lunga intervista a Radio Monte Carlo. L’anno scorso il capitano ha vinto il Golden Foot lasciando l’impronta dei piedi sulla promenade dei campioni a Montecarlo Vi riproponiamo qui le sue parole:

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Francesco Totti ha rilasciato una lunga intervista a Radio Monte Carlo. L’anno scorso il capitano ha vinto il Golden Foot lasciando l’impronta dei piedi sulla promenade dei campioni a Montecarlo Vi riproponiamo qui le sue parole:

L'emozione di ricevere questo premio è tantissima perchè è stato un premio inaspettato perchè davanti a me c'erano tantissimi campioni che hanno fatto la storia del calcio, poi prendere il premio dal principe Alberto. Ho avuto la possibilità di parlarci ti mette a tuo agio, è semplice e ti trasmette tranquillità

Sulla promenade di Montecarlo ci sta la tua impronta...Ci sono stato ma non avuto al possibilità di vedere l'impronta. Andrò sicuramente, tanto li rimane e sicuramente ci andrò

Baggio, Totti e Del Piero i numero 10 più importanti del calcio italiano...Hanno premiato giocatori che hanno fatto tanto nel calcio.

Non sei stato premiato con il pallone d'oro...La Roma ha meno visibilità di altre squadre se avessi giocato nel Real o nel Milan sarebbe stato diverso, ho fatto questa scelta di vita e sono orgoglioso, è stata una scelta di cuore

Hai fatto 207 gol, quale secondo te il più importante?Ogni gol ha la sua differenza, quando giochi partite importanti ci sono gol importanti, ma per sono tutti uguali perchè conta quello che fai.

Qual'è il più bello per te?I prima due per importanza sono quello con l'Inter a Milano e quello al volo con la Sampdoria

Quello che ti ha dato più soddisfazione?Quello a Milano

Non quello con il Parma?Quello è sinigficativo per lo scudetto e vincere quello che tutti volevano vincere e io in particolare.

Aver indossato sempre un'unica maglia mi da tanta soddisfazione...

Il giocatore a cui sei più legato?Candela, sono contento perchè nel calcio è difficile mantenere una forte amicizia poi lui è anche straniero e poteva essere più difficile, c'è anche il fatto che vive a Roma ed è più facile vederci e sentirci

Il cucchiaio?E' una cosa istintiva, a dirlo è facile a farlo diventa più difficile. Da fuori siamo tutti bravi e capisco che siamo tutti tecnici, compreso io, in campo però è diverso, se ce l'hai bene sennò è difficile. Può succedere di sbagliare, li hai tutto da rimetterci

Lo stadio che ti affascina di più?Quello dell'Arsenal in Inghilterra sono tutti belli stare attaccato ai tifosi ti da qualcosa in più, ma in Italia...

Speri di giocarci in uno stadio così?Non lo so, quello della Juve sicuro! Quello della Roma spero si possa fare prima che smetto

Quando hai cominciato pensavi di segnare così tanto?No, perchè prima pensavo solo a far fare gol agli attaccanti giocando trequartista, poi con Spalletti  tra infortuni e squalifiche, mancanza di attaccanti, mi ha spostata in avanti e così...

Potevano essere anche di più?Se avessi iniziato prima sicuramente

Si è chiusa l'era Sensi, che rapporto è stato?Devo solo ringraziare la famiglia Sensi perchè per me hanno fatto tantissimo, siamo quasi entrati insieme, fortunatamente ho conosciuto una famiglia vera che ha dato tutto alla città e alla tifoseria facendo sacrifici enormi che non tutti sanno. Il rapporto umano poi va oltre il lato calcistico e lavorativo

Come te la immagini la nuova Roma?Una grande Roma che possa vincere anche a livello internazionale, la cosa economia è la cosa più importante per un club e possono fare tanto e mi aspetto a tanto da loro e a noi aspetta contraccambiare quello che ci danno.

Un giovane che può ricordati?No non c'è. Ognuno ha le sue caratteristiche, da piccolo mi dicevano che assomigliavo a Mancini o a Baggio.

Qualche giovane bravo?Giovani bravi ce ne sono tanti. Ho giocato con Cassano che da del tu al pallone.

Il miglior giocatore in Italia?Ci devo pensare...

In Europa?Messi e Cristiano Ronaldo fuori concorso, però sono sempre in quell'ambito, Real, Barcellona e Manchester

In Italia?Eto'o, Zanetti che a 28 anni è sempre un ragazzino e poi giovani promettenti come Pazzini

L'Italia di Prandelli?quadra giovane, rifondata e penso che possa fare bene perchè ha un grande allenatore e spero che possa ripetersi

Con la maglietta “the king of Rome is not dead” cosa volevi dire?Non è sata fatta per mia iniziativa perchè non son un tipo che fa queste cose, dopo il derby ho sentito la telecronaca di questa persona inglese e proprio in quel momento ho sentito tante cose brutte sul mio conto, mi dispiaceva e allora ho voluto rispondere sia sul campo che pubblicamente con questa magli ironica, io sapevo che quello che dicevano non era vero.

Il tuo obiettivo?Vincere la Champions, il resto è tutto contorno, certo se vincessi lo scudetto non lo butto. La Champions è l'unica cosa che mi manca e poi potrei anche smettere