Osvaldo fuori per motivi disciplinari, Borini ancora alle prese con la fisioterapia, Totti costretto a convivere con i dolori alla caviglia sinistra. Per Borriello, la trasferta in casa della Fiorentina in programma domenica pomeriggio,
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Totti prenota Firenze ma Borriello spera
Osvaldo fuori per motivi disciplinari, Borini ancora alle prese con la fisioterapia, Totti costretto a convivere con i dolori alla caviglia sinistra. Per Borriello, la trasferta in casa della Fiorentina in programma domenica pomeriggio,
rappresenta un'occasione praticamente unica per tornare a vestire una maglia da titolare nella Roma. L'attaccante, smaltito il problema ai flessori della coscia sinistra, scalpita per rimettere piede in campo a distanza di 39 giorni dall'ultima apparizione a Marassi, dove peraltro contribuì con un assist decisivo al momentaneo pareggio di Borini col Genoa. Da allora, però, Borriello è praticamente scomparso: con 6 presenze e soli 206 minuti giocati risulta infatti essere l'ultima punta utilizzata da Luis Enrique. D'altronde, il tecnico spagnolo finora non ha mai rinunciato a Osvaldo, sempre presente al centro dell'attacco giallorosso. Al Franchi, però, l'italo argentino sarà costretto a guardare i compagni dalla tv visto che dovrà scontare il turno di sospensione inflittogli da Luis Enrique dopo aver colpito il compagno di reparto, Lamela. E proprio l'ex talento del River Plate è stato provato a Trigoria alle spalle del duo formato da Bojan e Borriello, regalando a quest'ultimo qualche speranza di trovare in Toscana una maglia da titolare. Maglia che interessa anche a Totti che, se fosse per i tifosi romanisti, sarebbe sempre presente in campo. «È una divinità, è intoccabile, è intramontabile come la luce sui tetti di Roma a primavera inoltrata» la dedica per il capitano scritta sull'asfalto davanti all'ingresso del centro sportivo. Sia Totti che Borriello sono ancora alla ricerca della prima rete in campionato, ma solo uno dei due partirà dal primo minuto contro la Fiorentina.
L'ipotesi più probabile vede Totti nel ruolo di trequartista alla spalle dei teenager Bojan e Lamela; se invece Luis Enrique decidesse di dare più 'pesò all'attacco, anche per ovviare all'assenza di Osvaldo, sarebbe Lamela ad indietreggiare di qualche metro dietro a Borriello e Bojan. Sicura poi la presenza di De Rossi a centrocampo. Meno certa invece la sua permanenza alla Roma. Le parole dell'amministratore delegato giallorosso Fenucci alla 'Gazzetta dello Sport' hanno fatto scattare l'ennesimo campanello d'allarme: «Il rinnovo del suo contratto? C'è differenza, certamente non siamo ai dettagli finali. Stiamo pensando di modulare la nostra offerta in modo tale da rendere i primi anni del contratto più in linea con il nostro budget. Aspettiamo risposte». Ma la sabbia nella clessidra si è quasi esaurita: a febbraio De Rossi sarà svincolato, padrone del suo cartellino e quindi del suo futuro. Forse lontano da Roma.(ANSA).
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