E’ in piedi, si sta scaldando da più di mezz’ora e osserva quel tabellone mentre nelle orecchie gli risuona ancora la musica della Champions. Poi si appoggia alla bandierina del calcio d’angolo, guarda Strootman e Nainggolan sbattersi su e giù per il campo e i continui errori di Juan Jesus o Iturbe. Francesco Totti ha il volto triste, lo sguardo di chi sa che quella musica non la sentirà più. La sua Roma è sotto 0-3 col Porto e sta per uscire dalla competizione che il capitano ha giocato più di tutti nella storia della Roma, quella che avrebbe voluto giocare ancora una volta, l’ultima. Spalletti però gli preferisce prima Iturbe poi Gerson evitandogli una triste passerella finale. Le sue ultime gare europee Francesco le giocherà nella piccola Europa League. Per questo lo sguardo del campione finisce nel vuoto magari ricordando quel gol al Real Madrid nel 2001 o il pallonetto al City, o magari le reti di Valencia, quel colpo di testa a Lione, le braccia alzate al Bernabeu e il trionfale 3-0 a Barcellona e Chelsea in casa. Era un’altra Roma, era la sua Roma. Era una coppa che Totti avrebbe meritato di alzare, o almeno di accarezzare.
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Totti, lo sguardo nel vuoto e quella Champions che non tornerà più – FOTO
Francesco Totti ha il volto triste, lo sguardo di chi sa che quella musica non la sentirà più. La sua Roma è sotto 0-3
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