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Totti lancia la sfida alla Juventus: “Per noi è seconda solo al derby”

(di repubblica.it – M. Pinci) – La Roma tentenna, Totti no. Un altro passo falso casalingo, un tabù

Redazione

(di repubblica.it - M. Pinci) - La Roma tentenna, Totti no. Un altro passo falso casalingo, un tabù interno arrivato a contare 6 gare (e 6 mesi) senza vittorie. Neanche il nuovo record di Totti, che raggiunge Altafini e Meazza al terzo posto dei bomber di ogni tempo del nostro campionato, fa sorridere davvero. E a turbare ancora di più gli animi del club, l'imminente Juventus-Roma, acceso dall'ultima polemica di Zeman: "Se i tifosi bianconeri ce l'hanno con me dovrebbero avercela anche con i pubblici ministeri e i tribunali".

Usa toni distesi capitan Totti ai microfoni di Roma Channel: "Quella con la Juventus è una partita diversa da tutte le altre, anche per noi è una gara importantissima. E' tra le prime due: dopo il derby c'è la Juve. Cercheremo di affrontarla bene, con tranquillità e spensieratezza per fare una grande partita". Nel giorno del suo 36/o compleann o, Francesco Totti, carica la Roma in vista della trasferta di sabato a Torino in casa della Juventus capolista.Il numero 10, che ha raggiunto Altafini e Meazza a quota 216 reti in Serie A, ha ammesso che avrebbe preferito rimanere a secco e strappare la vittoria con la Sampdoria: "E' stata una grande emozione ieri segnare, anche se avrei preferito vincere piuttosto che fare gol e non portare a casa i tre punti. Però adesso mi godo questa rete non pesantissima sotto certi punti di vista ma che può darmi tanto morale".

Sabato, intanto, per la prima volta a Torino non incrocerà Del Piero, volato a Sidney per continuare a giocare: "Sarà una partita particolarissima anche perchè avrei voluto affrontare Alex fino al termine della carriera. Ma lui ha fatto questa scelta, la rispetto come tantissima altra gente. Mancherà a noi, al calcio italiano".

Ma quello messo a segno al 35' di Roma-Samp è anche il centesimo gol realizzato sotto la curva Sud, tempio dei tifosi romanisti, cui il numero dieci si è rivolto battendo la mano sul cuore, dopo la rete record. E per celebrare unitamente compleanno e nuovo passo nella storia del suo capitano, il sito della Roma gli ha dedicato un'intera pagina in cui ha raccolto tutte le frasi più belle dedicate, negli anni, a Francesco - "il più importante giocatore della storia giallorossa" - dai più grandi personaggi dello sport mondiale. Per Pelè e Maradona è stato "Il più grande giocatore del mondo", secondo Lippi "Il miglior calciatore degli ultimi 20 anni", mentre Platini è convinto di trovarsi di fronte a "un artista del calcio". Forse, la sintesi migliore la trova il "collega" Wesley Sneijder: "Una leggenda". Da ieri, ancora di più.

Tornando al momento negativo della squadra, quattro gare, cinque punti senza la follia di Cellino che ha regalato la vittoria per 0-3 a Cagliari, otto reti fatte ma anche già sette subite e soprattutto una vittoria che manca da quasi un mese: l'ultima per 1-3, grazie a Florenzi, Osvaldo e Marquinho, a San Siro contro l'Inter. Era addirittura il secondo giorno di settembre, l'estate non era ancora finita. Da quel giorno, oltre alla vergogna di domenica scorsa in Sardegna, due match interni e altrettante rimonte subite, anche se con esiti differenti. Inevitabile far scattare l'allarme in vista di Torino. Anche a causa delle condizioni fisiche di giocatori importanti per la squadra. perché un centrocampo decisamente appannato nel secondo tempo di mercoledì contro la Sampdoria, dovrà rinunciare quasi certamente ancora una volta a Miralem Pjanic. Forse l'unico uomo in grado di dare qualità a un reparto dinamico (con la corsa non sempre lucidissima di Marquinho e Florenzi) ma non certo di piedi buoni. E anche De Rossi, rientrato per gli ultimi 26 minuti di Roma-Samp, non è apparso brillante dopo l'infortunio al bicipite femorale destro subito in nazionale: inevitabile, dopo due settimane di stop, e una nuova preoccupazione per Zeman, che contro il centrocampo della Juventus, verosimilmente il più forte del campionato italiano, ha indubbiamente bisogno di ritrovare il suo miglior De Rossi. E la miglior Roma, ormai un ricordo estivo.

Anche Osvaldo si prepara per la partita di sabato sera. E si dice "fiducioso. Andiamo a Torino per cercare i tre punti. Abbiamo una grande squadra e se stiamo bene possiamo vincere". L'attaccante però smorza le tensioni: "Per me è una partita contro una grande squadra anche se so che la gente ci tiene tanto a vincere e questo te lo trasmette".