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Totti: “Il ritorno alla Roma non dipende da me. Con Mou la squadra andrà lontana”

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Le parole di Francesco: "Sono due squadre diverse tra campionato ed Europa. In Europa la Roma viaggia in un certo modo"
Redazione

Francesco Totti, super ospite di Dazn, ha parlato dopo la sconfitta della Roma contro l'Atalanta. Queste le parole dell'ex capitano giallorosso:

TOTTI A DAZN 

La Roma viaggia a velocità diversa tra campionato e coppa. "Sono due squadre diverse tra campionato ed Europa. In Europa la Roma viaggia in un certo modo, in Italia alterna risultati negativi e positivi. Ora anche l’Atalanta con questa vittoria è rientrata in corsa, si complica il cammino per la Roma, ma speriamo che possa arrivare dove tutti noi tifosi ci auguriamo".

Bisogna sottolineare anche i meriti dell’Atalanta, che è una squadra intensa. “Le qualità dell’Atalanta sono queste, hanno grande intensità, pressano alti, cercano di farti sbagliare e quando ripartono in 4-5 è difficile prenderli”.

Mourinho ha consolato Rui Patricio all’uscita dal campo. “Nel calcio purtroppo ci sono questi errori, il problema è che quando sbaglia il portiere non hai scusanti. Di partite Rui Patricio ne ha salvate e ne sta salvando tante. Gli fanno fatti i complimenti, perché è un portiere eccezionale, di livello internazionale, e nel calcio può succedere un episodio come questo”.

Sulle italiane nelle coppe. “È stato un anno diverso. Dopo tanti anni in cui tutti si lamentavano del calcio italiano, che non si arrivava mai alla fine delle competizioni europee, quest’anno è stata una risposta. Speriamo che almeno una ottenga un trofeo”.

Sul Napoli. “Non pensavo inizialmente che potesse arrivare fino alla fine, ma quest’anno ha ‘ucciso’ tutti e non c’è stato nessun altro come loro. Un plauso a tutti, all’allenatore e alla società per questa annata incredibile”.

Botta e risposta tra Totti e Mourinho

Totti: Dopo le parole che ha detto ora sono ancora più fiducioso che con lei al timone possiamo andare lontano sia in Champions che in Europa League. Sono fiero di voi, di quello che ha detto e della squadra, noi tifosi siamo dietro di voi per incitarvi sempre di più perché ve lo meritate.

Mourinho: “Ciao capitano. Sei un capitano, puoi darmi del tu. Grazie delle tue parole, non possiamo fare miracoli ma un ‘miracolo’ c’è ed è questa empatia tra squadra e tutti voi tifosi. Fuori casa e all’Olimpico la gente capisce i principi di questa squadra. Giochiamo bene o male, vinciamo o perdiamo, siamo sempre insieme fino alla fine. Per sabato magari potevi darci un aiuto, ma avrei più bisogno di Aldair che di te”.

Meglio fare gol o assist? “Dipende che ruolo hai. Se hai Luca (Toni, ndr) che deve farti gli assist…”

Come te la cavi con lo sci? “Vado meglio col bob (ride, ndc)…”

Su Pellegrini, che ora sta trovando continuità e l’affetto dei tifosi. “Il capitano ha delle responsabilità diverse dal resto della squadra. Lui avendo questo ruolo ha capito l’importanza sia del giocatore che della persona. Ora sta tornando ai suoi livelli, sono strafelice per lui. Ci siamo sentiti in questa settimana, ci siamo mandati dei messaggi. L’ho incoraggiato dopo il rigore sbagliato col Feyenoord, da lì si è ripreso e sta tornando il giocatore che tutti aspettiamo, il capitano della Roma”.

Ripensi alle vittorie e ai momenti belli come gli scudetti e le coppe? “Se torni indietro cerchi di pensare sempre ai momenti più belli. Il Mondiale del 2006 rimarrà per sempre, è l’apice di un giocatore. Eravamo un gruppo straordinario, con tutte le caratteristiche per vincere e lo abbiamo fatto”.

BOTTA E RISPOSTA TRA TOTTI E PELLEGRINI

Totti: “Io come ho detto prima per me Lorenzo è l’uomo e l giocatore più importante ci questa Roma. È il capitano, ci siamo detti tante cose in privato, lui le ha recepite e sta dimostrando il suo valore come uomo e giocatore. Siamo contenti noi tifosi di essere supportati da un giocatore simile. E complimenti per oggi, anche se abbiamo perso hai fatto una prestazione da capitano”.

Pellegrini: “Francesco non devo dire io chi è. Per me è un onore anche solo incrociare il suo sguardo, o ricevere un messaggio o una parola. Lo ringrazio per quello che dice, ogni parola che lui dice sa quanto è importante per me. Ci siamo sentiti tempo fa quando le cose non andavano, è stato importante per me e questo si sta vedendo. Riesce a continuare a essere il capitano della Roma, come sarà sempre per me il capitano, un punto di riferimento e ispirazione. Sa quanto ci tengo, il mio stato d’animo, che non riesco a essere felice in questo momento. Il nostro rapporto è sempre stato stupendo ed è un onore sentirgli dire certe cose”.

Leao e Kvaratskhelia. “Per me sono due giocatori totalmente diversi. Leao è più fisico, velocissimo, Kvara invece è tecnico, ti punta sempre uno contro uno, cerca sempre di affrontarti, non ha paura e ha una personalità difficile da trovare nel campionato italiano”.

A sentirti parlare stasera, con Mourinho e Pellegrini, ti chiedo cosa manca a un tuo ruolo da dirigente? Perché sei lì e non dall’altra parte? “Il matrimonio si fa sempre in due. Anche se è una risposta banale. Non dipende da me. Io penso che metterti seduto, prendere un caffè e prendere di tantissime cose si potrebbe fare”.

Su Spalletti e l’apertura dei giorni scorsi. “Ho risposto solo alla domanda di un giornalista. Ho detto che se dovessi incontrare Spalletti lo saluterò tranquillamente. Durante la stagione è stato strepitoso. Ma ho sempre detto e dirò sempre che è uno degli allenatori migliori in circolazione”.

Favorita tra Inter e Milan in Champions? “Non c’è una favorita, una semifinale di Champions, un derby tra due grandi squadre, può succedere di tutto. L’importante è che una vada in finale”.

Chi è più forte a padel tra Toni, Ferrara e Di Biagio? “Gigi credo sia il più bravo. Ma Toni a Pescara l’anno scorso mi ha battuto”.

Su Dybala. “Io sono sempre del mio parere. Per vincere i campionati servono i giocatori e quando hai questi giocatori che fanno la differenza è un piacere. So poi che ragazzo è, è un bene per tutti averlo, tifosi e società. Un giocatore che sta sopra la media, un fenomeno”.