(di Andrea Corradetti)Ci sono argomenti dove non cadere nella retorica diventa impossibile. Campioni che vanno così al di là di ogni possibile immaginazione che commentarli diventa superfluo. Come si fa a parlare di Francesco Totti?Come facciamo a limitare la sua grandezza in così poche righe? 221 gol, la voglia di un ragazzino e la grinta e la tecnica di sempre. Francesco Totti oggi è questo. Un campione senza confini che giorno dopo giorno diventa sempre più leggenda.Ma ieri a uscire tra gli applausi è stata tutta la Roma. Dai discussi Pirise Tachtsidisai graniticiCastan e Marquinhos, dal bravissimo Pjanical motorino Bradley. Perché nella gara della definitiva consacrazione la Roma ha risposto presente. Una lezione di calcio, in pieno stile Zemanlandia, inflitta a quella Fiorentina che solo alla vigilia veniva dipinta come una squadra imbattibile. E poco importa se De Rossiappare fuori forma e Destro ancora troppo sprecone. Arriverà anche il loro momento. Ne siamo certi. D’altronde, come detto ieri sera dal d.g giallorosso Baldini, “De Rossi è un lusso che la Roma si può permettere e campioni come lui ti aiutano a vincere”. Sempre che nessuno bussi troppo forte.
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Totti infinito. La Roma lancia un segnale al campionato
(di Andrea Corradetti) Ci sono argomenti dove non cadere nella retorica diventa impossibile. Campioni che vanno così al di là di ogni possibile immaginazione che commentarli diventa superfluo.
LA FELICITA’ DEI PROTAGONISTI - "Ogni partita racconta una storia e quella di stasera ci lascia addosso sensazioni veramente profonde".Ha esordito Francesco Totti sul proprio sito ufficiale - "La Fiorentina è un avversario di rango: noi l’abbiamo rispettata e allo stesso tempo affrontata a viso aperto, senza mai arretrare, senza incertezze. E quando si vince in questa maniera a vincere è la Roma nella sua sostanza: ora più che mai siamo un gruppo felice di poter giocare un calcio d’attacco sempre propositivo, una squadra che da il meglio con le armi della convinzione e del sostegno reciproco tra compagni". Per questo adesso dico di andare avanti uniti, tutti insieme: se lo faremo potremo toglierci le giuste soddisfazioni". Parole queste che avranno fatto piacere sicuramente a mister Zeman, che al termine della partita ha così commentato: “Siamo stati superiori. Abbiamo affrontato un buon avversario che ci ha lasciato giocare e siamo stati bravi ad approfittarne”. Ma sul caso De Rossi il tecnico boemo non molla un colpo: «Non bisogna fare polemiche per una scelta. De Rossi è un professionista e in tanti anni di carriera sicuramente gli sarà già capitato di vivere situazioni simili. Immagino che non sia contento, ma per fortuna ho una buona rosa e posso valutare a seconda degli allenamenti. Tachstidis? È vero che sbaglia tante palle, ma è anche il suo gioco. De Rossi ha caratteristiche più difensive rispetto a lui e nell’impostazione è più lento. Il suo ingresso? Doveva contenere meglio". Ma Zeman spende parole anche sulla questione Stekelenburg: “Ancora non è al meglio e poi Goicoechea mi piace sia come portiere che come uomo per l’impostazione. In più non scordiamo Lobont”. Autore del primo gol nel campionato italiano, Leandro Castan ha invece commentato: «Sono felice per il gol, ma soprattutto per la prestazione e la vittoria della squadra. Siamo veramente forti e meritiamo di stare in alto. Ora però non dobbiamo fermarci a quattro vittorie. Già penso all’Atalanta». Parole queste da vero leader, per un difensore che a pochi mesi dal suo arrivo ha già conquistato tutti quanti. «All’inizio è stato molto difficile: il vostro campionato è davvero molto competitivo. Eravamo una difesa tutta nuova, ed era normale che avessimo bisogno di tempo per conoscerci. Oggi va meglio e possiamo ancora crescere. Marquinhos? È bravissimo. Diventerà un campione. Ma io ne ero certo, perché lo conoscevo già nel Corinthians. Ora lo perderemo per parecchie partite ma lo aspettiamo. Ricordiamoci però che c’è Burdisso”. Ma Roma-Fiorentina è stata anche la partita di Miralem Pjanic. Schierato da Zeman come esterno d’attacco, il campioncino bosniaco ha sfoderato infatti sicuramente la migliore performance da quando è a Roma: “Sono a disposizione del tecnico e della squadra. In questo ruolo mi trovo molto bene, perché ho tutta la libertà di esprimere le mie qualità. La squadra ha vinto e questa è la cosa più importante. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, riprendere i viola. Potevamo segnare uno o due gol in più, ma va bene così. Speriamo di fare bene fino a Natale. La svolta? Dopo il derby». Chiusura infine con il sempre presente Simone Perrotta: “Queste vittorie permettono di avere consapevolezza dei propri mezzi. Ultimamente non sempre ce l’abbiamo avuta. Totti? Se continua ad allenarsi così e a stare in queste condizioni può fare ancora la differenza. De Rossi e Osvaldo? Non erano certo felici della panchina, ma quando sono entrati si sono dimostrati concentrati. Infine c’è tempo anche per esprimere un desiderio: “Mi piacerebbe arrivare a 400 presenze in Serie A con questa maglia”. Un augurio a cui ci sentiamo di affiancarci.
LA DELUSIONE DELL’AEROPLANINO – Inutile nasconderlo, tra i protagonisti più attesi della partita c’era lui. Quel Vincenzo Montella che nella Roma è stato prima protagonista come giocatore e poi, per un breve periodo, anche come allenatore. Quel Vincenzo Montella, quest’estate ad un passo dal ritorno, che non perde occasione per elogiare il suo ex compagno Francesco Totti: “Purtroppo alla vigilia non mi sono sbagliato: Totti è intramontabile e ha giocato una partita veramente strepitosa. Baldini? L’ho salutato a fine gara, con lui non è successo nulla. Purtroppo qualche dirigente, e non mi riferisco a lui, mette in giro storie che fanno più comodo ai giornalisti" Ma al di là delle polemiche, Montella ha parlato soprattutto della partita: “Non dobbiamo fare drammi. Venivamo da una lunga serie di risultati consecutivi e sapevamo già che contro la Roma sarebbe stata una partita difficile. Purtroppo le assenze di Jovetic e Pizarro hanno pesato, ma non voglio cercare alibi. Sconfitta meritata? E’ stata una gara aperta e molto divertente. Onestamente la Roma avrebbe anche potuto vincere con un risultato più ampio, ma se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla. In conclusione però bisogna ammettere che la Roma ha meritato di prendere i tre punti perché ha creato sicuramente di più di noi ".
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