news as roma

Totti: “Il giorno del mio ritiro sarà bello, ma so che sarà anche terrificante”

Il legame con Roma e la Roma, le vittorie in giallorosso, l’amore della gente. Quando Francesco Totti decidera’ di appendere gli scarpini al chiodo si chiudera’ un’era nella Capitale, quella di un ragazzo semplice divenuto...

finconsadmin

Il legame con Roma e la Roma, le vittorie in giallorosso, l'amore della gente. Quando Francesco Totti decidera' di appendere gli scarpini al chiodo si chiudera' un'era nella Capitale, quella di un ragazzo semplice divenuto bandiera e simbolo di una citta' intera.

Il giorno ancora non e' stato fissato sul calendario, ma il capitano giallorosso sa che prima o poi quel momento arrivera'. "Sinceramente non ho ancora pensato a come sara' la mia ultima partita. So che sara' bello, emozionante e vissuto davanti ai tifosi della Roma. Ma sara' anche terrificante" confessa nel corso di una intervista concessa al magazine GQ Italia, che gli dedica una delle quattro copertine dello speciale Mondiale. "Vorra' dire che sono di fronte alla fine del sogno realizzato, in cui vivo da oltre 20 anni. Non oso neanche immaginare la reazione della gente - prosegue Totti - So che il momento si avvicina, pero' non c'e' mai una fine. E saro' io il primo a gettare la spugna: non voglio andare in campo a fare figuracce. Chiudere in bellezza? In bellezza fino a un certo punto. Pero' chiudere".

Fino ad allora, pero', continuera' ad inseguire record. "Sono emotivo, passionale, ed e' una forza non un limite. Gioco per passione, per divertirmi, perche' mi piace - ricorda il n.10 - Col pallone ci sono cresciuto e ci moriro'. E' sempre stato il mio punto debole, ma sono contento di come sono. E spero sempre che il futuro mi possa riservare qualcos'altro". Nel frattempo respinge la nomea di cascatore: "Da fuori e' facile, sono tutti allenatori: doveva fare cosi', doveva fare cosa'. In campo, se corri e uno ti tocca, e' normale che cadi - spiega Totti - Se io mi lamento o cado prima di ricevere un calcione e' solo per difendermi, perche' i calciatori del mio genere non sempre vengono tutelati. Pero' da fuori passi per il cascatore. Le telecamere riprendono tutto? Certo, come la gomitata: se gliel'hai data poi si vede. Ma sono cose istintive, capitano al momento".

Tutt'altro che istintiva e' invece stata la scelta di vivere lontano dal cuore della citta'. "Fa piacere vedere le persone innamorate di te. I tifosi a Roma sono passionali. La vita privata e' difficile gestirla" riconosce Totti, ammettendo poi di non conoscere benissimo la citta': "Tornare nel mio quartiere? Succederebbe l'iradiddio. Se io vivessi in centro dovrei andare in giro con l'elicottero". L'amore della gente, pero', e' anche l'ingrediente chiave che permette al calcio di andare avanti: "I tifosi sono quelli che mandano avanti la baracca. Giochi anche per farli divertire. Ma la gente si diverte quando vinci".

(Ansa)