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Totti-Garcia: solo sorrisi, per vincere insieme. Scudetto, Cole ci crede: “Basta che non regalano rigori..”

Nessun caso Totti-Garcia dopo la sostituzione del capitano durante Roma-Torino. Dopo la sosta tornerà Maicon a destra; a sinistra Cole che senza mezzi termini dichiara: "La Roma può sicuramente vincere lo scudetto, a meno che.."

Guendalina Galdi

Roma, sorrisi e vittorie. Sono tornati i tre punti nella capitale, ai danni del Torino, ma anche nella serata perfetta è stato trovato un neo. Anzi, due. Il primo: il gesto di Adem Ljajic al momento del gol. Dito indice davanti al naso come a zittire chiunque gli stia intorno (il serbo ha poi precisato che era riferito soltanto alla stampa, non i tifosi). De Rossi prontamente ha cercato di evitare che quella posa venisse ripresa, ha abbracciato Ljajic duramente con gioia e rabbia insieme, e poi si è aggiunto anche Keita a placare il risentimento del giovane attaccante. Così Ljajic successivamente ha iniziato ad applaudire in direzione dei tifosi. Il secondo neo, se così può chiamarsi, è stata la reazione di Francesco Totti alla sostituzione. Il capitano avrebbe preferito restare ancora in campo, cercare il gol, dare ancora il suo contributo. Garcia invece l'ha sostituito, lasciando entrare al suo posto Mattia Destro. Totti ha dribblato il suo allenatore, è rientrato negli spogliatoi, le telecamere hanno indugiato su quei secondi che hanno fatto nascere un corto. Trama della vicenda: la maretta tra il capitano ed il mister. Anche se non c'è alcun caso 'Totti contro Garcia' su cui discutere. Il tecnico francese questa stagione in campionato ha sempre sostituito il numero 10 quando è partito titolare, è parte del processo di gestione delle forze del capitano che devono essere preservate perchè è chiamato a dividersi tra Serie A e Champions League; e Totti ne è pienamente consapevole. Oggi la squadra è tornata a Trigoria ad allenarsi (nazionali esclusi), dopo il giorno di riposo concesso dal tecnico, e Totti e Garcia sono stati immortalati in un momento di distensione prima della seduta. Uno scambio di aperti sorrisi tra i due condottieri di questa Roma, uno in campo, l'altro in panchina, che lottano insieme per il bene della squadra e da oltre un anno e mezzo e che questa stagione puntano ad un obiettivo preciso, mai celato, che viene prima di tutto.

"LA ROMA PUO' SICURAMENTE VINCERE LO SCUDETTO" - Nonostante insistenti voci di mercato, Ashley Cole non ha alcuna intenzione di lasciare una squadra in lizza per il primo posto. Le sue prestazioni, dal ritorno contro il Bayern Monaco, sono in crescita: più consapevole del calcio italiano, più parte del gioco di Rudi Garcia. “La Roma può sicuramente vincere lo scudetto. Abbiamo giocatori di talento e in più nello spogliatoio ci sono la mentalità e la voglia giusta", ha dichiarato il terzino inglese a Sky Sport all'interno della rubrica 'I signori del calcio'. Nemmeno lui dunque nasconde il target stagionale prefissato che la Roma può raggiungere e conquistare, salvo incontrare (di nuovo) sul cammino "persone che regalano rigori per falli commessi fuori area..". Il riferimento è chiaro, ha un nome e cognome, e volendo è anche un'unità di misura: tre lunghezze, proprio come quelle che separano la Roma dalla Juventus in campionato.

E per abbattere questa distanza la Roma non può che lavorare. Da oggi la squadra, anche se a ranghi ridotti, è tornata in campo: i titolari di Roma-Torino hanno svolto un lavoro defaticante in palestra, mentre gli altri hanno svolto un focus sulle finalizzazioni. Assenti Lobont e Florenzi (fisioterapia per entrambi), Holebas (seduta in palestra), e Castan e Maicon che si sono dedicati ad un lavoro personalizzato. Il terzino brasiliano tornerà per la trasferta di Bergamo che riaprirà il campionato dopo questa sosta.