Totti e Borriello re dei bomber: 17 gol stagionali, terzo Vucinic a quota 11

(di Alessio Nardo) Si è finalmente chiusa una stagione difficile e deludente per la Roma, ed è tempo di numeri e bilanci definitivi.

Un nome spicca su tutti, il 'solito' nome, da sempre e per sempre: Francesco Totti, ancora una volta in cima alla classifica dei bomber stagionali giallorossi. 17 i centri stagionali del capitano (primo gol su azione all'Olimpico proprio contro la Samp, domenica sera), così come Marco Borriello, altro goleador di spicco dell'annata romanista. L'ex centravanti di Genoa e Milan autografa ben 15 centri da settembre ad inizio febbraio, salvo poi realizzarne solo due nei restanti quattro mesi. Percorso sostanzialmente inverso per il Capitano, un po' spento tra autunno e inverno e di nuovo super in primavera.

Al terzo posto si classifica Mirko Vucinic, che conclude un'annata mediocre con undici reti all'attivo. Senza i tanti centri banalmente falliti a pochi passi dalla porta (spesso anche in 'assenza' dell'estremo difensore), il montenegrino avrebbe forse messo la freccia e sorpassato il duo Totti- Borriello. Piccoli grandi rimpianti, aihnoi. Quarto, un po' a sorpresa, Fabio Simplicio sebbene più staccato con i suoi 5 centri (da ricordare il 2-1 sotto la Sud nel derby di Coppa Italia). Appaiati al quinto posto Jeremy Ménez e Simone Perrotta, entrambi a quota 4, con Daniele De Rossi settimo in virtù di 3 reti (a Cagliari, Bayern e Bologna). Due gol a testa per i quattro centrali di difesa: Mexés, Juan, Nicolas Burdisso e Loria, certamente non impeccabili 'dietro' ma efficaci in proiezione offensiva.

Si godono un solo gol ben sei giocatori: John Arne Riise (che inaugurò le marcature stagionali giallorosse realizzando il provvisorio 1-0 a San Siro contro l'Inter in Supercoppa), Matteo Brighi, Leandro Greco, Rodrigo Taddei, David Pizarro e Aleandro Rosi. Il computo totale recita ben 17 giocatori andati a segno. Chi è rimasto fermo a zero? Oltre ai tre portieri, tra i titolari l'unico è Marco Cassetti. In sua compagnia i panchinari Burdisso junior e Castellini, il giovane Caprari e la truppa dei desaparecidos brasiliani: Cicinho, Baptista e soprattutto Adriano, emblematico fallimento di un'annata travagliata.