Totti-De Rossi: tentazioni da Capitan America

Da un americano a Roma a due romani in America? Forse no, ma la tentazione a stelle e strisce sta occupando i pensieri dei due capitani romanisti: quello del passato e del presente ovvero Francesco Totti. E quello Futuro ossia Daniele De Rossi. Storie diverse, pensieri opposti. Il paradosso sta nel percorso: entrambi percorrono questi ultimi anni di carriera sotto una proprietà a stelle e strisce, ma potrebbero trovare nuovi stimoli proprio dall’altre parte dell’oceano.

TOTTI, NESTA E MIAMI - Il primo - Totti - è atteso da un futuro in giacca e cravatta nella Roma, ma non è ancora convinto di voler appendere gli scarpini al chiodo nonostante qualcuno stia già celebrando il suo addio con un mese e mezzo d’anticipo. Il mare della Florida, una folta colonia di italiani e l’amico Nesta lo tentano eccome. Il carattere di Totti, però, è più portato a godersi le certezze costruite che a provare nuove avventure, soprattutto ora che la famiglia si è allargata col figlio Cristian che sta iniziando la sua carriera giovanile proprio in giallorosso. Prima di “cedere” al fascino Usa vuole capirci di più: chi sarà il prossimo allenatore, che ruolo lo aspetta, come sarà gestito quest’ultimo mese.

LA GRANDE MELA DI DE ROSSI - Il secondo - De Rossi - prediligerebbe più il nord degli Usa, e quindi New York dove gioca il suo amico Pirlo. In questi giorni si fa un gran parlare delle offerte di Inter e Chelsea, addirittura del ritorno di fiamma della Juventus che già provò a portarlo in bianconero lo scorso anno. “Ma la Roma - come ha detto lo stesso De Rossi - è una cosa seria”. Tradotto? Se Daniele decidesse di restare in Italia non indosserebbe una maglia diversa da quella giallorossa. E allora perché nell’intervista a Sky si è lasciato andare ad un “passo molti momenti della giornata a pensare cosa devo fare in futuro?”. Perché De Rossi, al contrario di Totti, cambierebbe aria senza problemi. Non ha mai nascosto il suo amore per gli Stati Uniti dove peraltro lo ricoprirebbero di soldi: “Mi piacerebbe giocare lì un giorno. Amo tutto di quel Paese”. L’ottima stagione appena passata però pare averlo costretto a rinviare l’appuntamento e a continuare a essere un giocatore “importante” in Europa ancora per un paio di anni.