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Torosidis vs Gervinho: romanisti contro al mondiale per la settima volta

Il greco e l'ivoriano stasera si giocano tutto al Castelao di Fortaleza

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E' il giorno dei giorni. Per l'Italia e non solo. Alle ore 20 sapremo se il percorso azzurro in Brasile godrà di ulteriori tappe, o se tutto sarà irrimediabilmente finito. Noi contro l'Uruguay. Una finale. Non l'unica di oggi. Qualche ora dopo i ragazzi di Prandelli, altre squadre faranno i conti con la loro ultima spiaggia. Scatteranno le 22 italiane a Fortaleza quando Grecia e Costa d'Avorio inizieranno a guardarsi negli occhi. Il pragmatismo europeo contro l'energia africana. Soprattutto, per quel che ci riguarda, la sfida tra i due ragazzi di casa nostra. Da una parte Vasilis Torosidis, dall'altra Gervinho.

Difficile scegliere per chi tifare. Dura davvero. Certo, il funambolo ivoriano nei mesi (e anche nelle due prime gare mondiali) ha allargato notevolmente la cerchia dei propri sostenitori. Ma anche il Toro merita affetto, rispetto e considerazione. Quel che è certo, dati e statistiche alla mano, è che sarà il settimo confronto assoluto tra romanisti nella storia dei campionati del mondo. Il primo? E' nella leggenda. Anzi, è leggenda. 7 luglio 1982, Barcellona, la gara che di diritto s'insinua sul podio delle più belle ed indimenticabili di sempre dell'epopea azzurra (assieme alle due Italia-Germania, del 1970 e del 1982). L'affronto ai migliori, la dura e severa lezione rifilata ai più forti. Bruno Conti versus Paulo Roberto Falcao, ad una settimana dal trionfo di Madrid e ad un anno di distanza dal secondo scudetto giallorosso (vinto insieme dai due).

Il Divino fu il primo straniero della Roma ad esser convocato ai mondiali. L'avventura del fuoriclasse brasiliano (e dei suoi compagni) si arrestò di fronte allo squadrone azzurro di Enzo Bearzot, guidato dal talento irresistibile di "Marazico". 3-2, tris di Paolo Rossi ed inutili gemme di Socrates e dello stesso Falcao. Un giorno epico, memorabile. Per chi c'era e per chi, arrivando dopo, s'è gustato in "differita" le emozioni di un mondiale fantastico. Sedici anni più tardi, altre sfide interne in casa giallorossa. Ben tre. Tutte allo stade de France di Saint Denis. La prima, il 23 giugno 1998, tra Italia ed Austria. In campo per 90' il metronomo azzurro Gigi Di Biagio ed il portierone austriaco Michael Konsel. Risultato? 2-1. Reti di Vieri e Baggio e rigore in extremis di Herzog.

Millenovecentonovantotto. Il mondiale di Francia e dei francesi. Il mondiale di uno dei nostri. Di un grande: Vincent Candela. Riserva di Lizarazu ma partecipe, dalla panchina, del trionfo transalpino celebrato in più atti. Tra questi, il quarto di finale con l'Italia del 3 luglio (vittoria ai rigori con lo storico errore proprio di Di Biagio) e la finalissima del 12 contro il Brasile di Cafu e Aldair, campioni quattro anni prima a Pasadena (3-0 inesorabile, doppio Zidane e Petit al 93'). Candela fu anche protagonista dell'unico duello tra romanisti del mondiale 2002: modesto 0-0 tra Francia ed Uruguay (entrambe le eliminate del girone A) a Busan. Nella Celeste c'era Gianni Guigou, utile gregario della Roma capelliana. Sesto ed ultimo precedente, la sinfonia d'apertura del mondiale del 2006. Quello del quarto trionfo azzurro. 2-0 al Ghana ad Hannover. Da una parte Totti, De Rossi e Perrotta. Dall'altra il povero Sami Kuffour, autore suo malgrado del retropassaggio sbadato che portò al raddoppio di Iaquinta (l'1-0 fu di Pirlo). Stasera, settima sfida. Tra Gervinho e Torosidis soltanto uno esulterà. L'altro chiuderà le valigie per tornarsene mestamente a casa.

Le sei sfide tra romanisti nella storia dei mondiali

05/07/1982, 2^ fase a gironi: Italia-Brasile 3-2 (Conti vs Falcao)

23/06/1998, fase a gironi: Italia-Austria 2-1 (Di Biagio vs Konsel)

03/07/1998, quarti di finale: Italia-Francia 3-4 dcr (Di Biagio vs Candela)

12/07/1998, finale: Francia-Brasile 3-0 (Candela vs Cafu e Aldair)

06/06/2002, fase a gironi: Francia-Uruguay 0-0 (Candela vs Guigou)

12/06/2006, fase a gironi: Italia-Ghana 2-0 (Totti, De Rossi e Perrotta vs Kuffour)