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Torino, Ventura: “A Roma incontreremo una squadra arrabbiata. Maxi Lopez out”

"La gara di domani sarà per noi un’occasione d’oro per vedere a che punto siamo sotto il profilo caratteriale" ha dichiarato il tecnico granata alla vigilia della sfida contro la Roma di Spalletti

Redazione

Alla vigilia della sfida di campionato contro la Roma, il tecnico del Torino Giampiero Ventura è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti. Queste le dichiarazioni dell'allenatore granata:

Situazione infortunati?

Maxi è ricoverato in clinica, spiace perché tutto questo complica i nostri piani. Abbiamo quindi convocato due ragazzi della Primavera, ma ormai siamo abituati alle emergenze e cercheremo lo stesso di fare le nostre dovute verifiche sul campo. Valuteremo chi siamo e dove vogliamo arrivare.

La Roma arriva da due pareggi ed è in una situazione difficile…

Incontreremo una squadra arrabbiata e sarà per noi un’occasione d’oro per vedere a che punto siamo sotto il profilo caratteriale. Contro il Bologna poteva sembrare una gara timida e noiosa da parte nostra, invece eravamo semplicemente in perfetto controllo del match, pronti a colpire. Se riuscissimo a farlo anche contro la Roma, avrebbe certamente un altro valore, con tutto il rispetto per i rossoblù che restano un avversario valido.

Zappacosta?

Ha la stessa voglia di Belotti, il quale sta facendo molto bene. Potrebbe arrivare in Nazionale già ora, ma non ha molta importanza ora. Sta lavorando per arrivare ed è questo che conta. Zappacosta sta giocando meno ma davvero ce la sta mettendo tutta senza mollare mai.

Che ne pensa del caso Totti-Spalletti?

E’ inutile parlare di queste cose se non sei all’interno. Non ha senso commentare ciò che viene riferito. Certo sono dispiaciuto perché dal un lato c’è un grande campione e sarebbe bello terminasse la carriera da grande campione quale è stato. Spalletti è stato un mio giocatore ai tempi di Entella e Spezia e sono molto legato a lui. Spero che il finale della carriera di uno e la carriera di allenatore dell’altro non venga intaccata da questa situazione.

Il Torino sta tirando fuori l’orgoglio…

Tutto avviene attraverso il lavoro, la serietà e la professionalità. Non con le parole e i proclami. Abbiamo lavorato e lottato tanto per dare un’immagine positiva del Toro e siamo orgogliosi tutti di aver contribuito a ricostruirla. Siamo una squadra corretta che non sbrocca mai in campo che non dà in escandescenza. E' un’annata particolare che ci ha insegnato tanto, attraverso errori ed esperienze concrete. Quando parlo di mentalità intendo dire che vai in trasferta, ad esempio, a Milano per vincere, non semplicemente per provarci, per partecipare. E lo fai, vinci. Ma questo non avviene con le parole, ma con il lavoro.

Arbitrerà Calvarese…

Lo ricordo non per gli episodi sfavorevoli, anzi. Ho un ricordo piacevole per lui, ma non è una leccata (sorride, ndr), semplicemente io sono ‘nato’ qui a Torino con Calvarese. Rappresenta l’inizio della mia avventura in granata. Lo zoccolo duro è cambiato da quella gara con il Padova, sintomo del grande lavoro fatto. Un esempio tra i tanti è Moretti, il quale ad oggi è inossidabile ma chiaramente tra qualche anno non potrà più garantire 35 partite a stagione. Noi nel frattempo abbiamo lavorato tanto per iniziare a creare i sostituti in casa. Un gruppo di giovani che è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle, come oggi fanno i senatori.

Tanti problemi in difesa…

Lo scorso anno siamo stati la miglior difesa su palla inattiva, sia in difesa, sia in attacco. Quest’anno invece siamo quelli che hanno subito più gol e segnato meno su quelle situazioni. Evidentemente non è che i giocatori sono diventati improvvisamente brocchi, ma semplicemente c’era un problema nella testa. Per quanto riguarda Maksimovic, preferisco non parlare. Se starà bene giocherà, ma l’ultima volta che ho detto questa frase per Maxi Lopez e Benassi, li ho persi entrambi per una settimana…