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Torino-Roma 1-1 LE PAGELLE: Pjanic trova un fiammifero Manolas balia di Rüdiger. Iturbe grottesco

La Roma non sa più vincere, anche perché anche a convincere non ci riusciva da tempo. Il vantaggio arrivato quasi per caso grazie a un errore di Padelli svanisce nel finale

Francesco Balzani

La Roma non sa più vincere, anche perché anche a convincere non ci riusciva da tempo. Il vantaggio arrivato quasi per caso grazie a un errore di Padelli svanisce nel finale per un rigore causato da Manolas ma innescato da Rüdiger. Nel mezzo la solita cresta di Nainggolan e l’intermittenza delle punte.

SZCZESNY 6,5: Tre minuti e un miracolo coi piedi su Belotti per dimostrare chi deve essere il portiere titolare della Roma. Ci aggiunge un pizzico di uscite e un paio di parate centrali. Insomma il suo lo fa abbondantemente.

FLORENZI 5: Mette tanta rabbia nel diverbio con Acquah, ma Alessandro più che sete dovrebbe avere la fame di mangiarsi fascia e Toro. Invece perde palloni sanguinosi, scorre a intermittenza sulla fascia e si innervosisce per un non nulla. Migliora nella ripresa, ma smettetela di sbatterlo su e giù per il campo.

MANOLAS 6,5: God save Kostas, verrebbe da dire fino a un secondo dalla fine. Il greco allunga il digiuno di Quagliarella ed è costretto al solito lavoro supplementare per aiutare il compagno di reparto. Poi provoca il rigore del pari per mettere una toppa sul solito errore di Rudiger. Occhio a non dargli motivi in più per accettare il Chelsea.

RÜDIGER 5: Per Natale dovrà svenarsi per il regalo da fare a Manolas, ma anche a chi continua a ritenerlo un ottimo prospetto. In sofferenza totale, se la cava con tanto impegno e qualche svirgolata. Tanta fortuna non lo assiste al 48’ quando innesca l’azione da rigore non spazzando il pallone. Provocherebbe pure un rigore, ma per fortuna l’arbitro vede solo il fallo di Belotti.

DIGNE 5,5: In molti a Trigoria pensano che Peres non sia un terzino, ma il brasiliano martella il povero Lucas costringendolo a fare quasi il centrale di difesa. Quando il francese prova a salire trova più confusione che in un negozio del centro in pieno periodo natalizio.

NAINGGOLAN 6: A lui proprio la zuppa di carote non va giù, ma resta con forchetta e coltello in mano ad aspettare un piatto caldo che non arriva. Si intiepidisce pure lui a lungo andare, ma è suo il primo tiro (moscio) in porta della partita (al 3’ del secondo tempo). Radja tradisce raramente. (25’st Vainqueur 6: tanto per difendere il pari, ma non demerita)

DE ROSSI 5,5: Dura convincersi in un grigiore tale. Resta con la guardia alta ad attutire cazzotti e calci sulle spalle. Reagire vuol dire andare ko, e allora resta così per tutta la gara. Nel finale butta troppi palloni anziché mantenere la calma.

PJANIC 6: In alcuni notti buie ci pensava lui a portare luce tra un calcio di punizione e un assist dal nulla. Da un paio di settimane va in giro con un fiammifero in mano sbattendo continuamente su ostacoli e avversari. Ritrova la torcia nel finale con tanta fortuna.

IAGO FALQUE 5: Pausa di riflessione nel rapporto con Digne. Lui e il francese si cercano tanto, ma non trovano mai l’intesa. Anche lui si tiene ben lontano dal creare pericoli a Padelli. Da vipera a biscia. (39’st Torosidis ng: non fa danni, è una notizia. Ma quando entra succede sempre qualcosa di sbagliato)

DZEKO 5,5: Difficile andare a caccia di cinghiali quando come armi ti danno retino e paletta. Il bosniaco tre palle buone in area: nella prima sceglie l’altruismo, nella seconda ha la mira sballata, nella terza fa alzare il voto a Padelli. Il resto della partita lo passa a fare da regista aggiunto, da ala e spesso anche da difensore scacciapensieri. Fa tutto con classe e dedizione. Ripetiamo: SALVATE IL SOLDATO EDIN! Anche da critiche al profumo di Tavernello.

GERVINHO ng: Tutti i limiti di Garcia escono fuori al 23’ quando il Messia Gervinho, recuperato per forza e con forza, esce per una ricaduta. Il Barcellona non rischia Messi nel Clasico, la Roma rischia Gervinho contro il Torino. Rudi ha già comprato il rosario, speriamo non sia grave. (25’ Iturbe 4,5: l’uomo dalle mille chance. Ne avesse sfruttata una. Un giocatore grottesco, buono solo a far ammonire qualche avversario. Sfiora il gol di testa su angolo. Sabatini salvi la Roma, non Iturbe)

GARCIA 5: I miracoli non esistono e dopo un anno la sua Roma resta la stessa, grigia compagine di individualità lasciate al caso. Ha solo una carta in tasca: Gervinho. La mette sul tavolo accortocciata e il croupier non la considera valida. I dati nel primo tempo sono inquietanti: 0 tiri in porta.Poi esce fuori l’episodio fortunato, ma lo paga al filo di lana. Di sicuro la squadra non lo ha abbandonato e ha ritrovato la grinta perduta, ma serve ben altro.