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Tommasi: “Bisogna firmare il contratto dei calciatori prima che parta la stagione”

A sorpresa ieri mattina è arrivato nel ritiro dell’Udinese in quel di Arta Terme l’ex centrocampista della Roma oggi presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi. Tommasi sta facendo

Redazione

A sorpresa ieri mattina è arrivato nel ritiro dell'Udinese in quel di Arta Terme l'ex centrocampista della Roma oggi presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. Tommasi sta facendo

un giro dei ritiri per incontrare i calciatori che, vista la carica che ricopre, sono le persone che rappresenta. Un ragazzo discreto ma dalla grande personalità, l'ex calciatore veneto si è intrattenuto con alcuni giocatori bianconeri prima di concederci qualche battuta. Si parte dall'Udinese, ovviamente. Tommasi si allinea all'opinione comune come riportato da ilfriuli.it/udineseblog:

 

"L'Udinese ci ha abituati bene. Lo scorso anno è stata una delle squadre che ha giocato il miglior calcio in Italia e che ha convinto di più. In generale, comunque, la politica societaria continua a rivelarsi vincente. Paura per le cessioni eccellenti? Anche se parte qualcuno, c'è sempre una scommessa pronta".

Si dice sempre che sarà difficile ripetersi, adesso per l'Udinese ancora di più: "Lo è sempre dopo che si ha raggiunto un grande traguardo. La cessione di Sanchez? E' andata bene a tutti".

Il mercato, però, finora è stato fiacco per la serie A: "Aspetterei a dirlo. Manca più di un mese alla chiusura e credo che in molti aspettino la fine per chiudere determinate operazioni. I colpi siamo abituati a vederli alla fine. Credo che i giocatori importanti si muoveranno all'interno del campionato italiano: loro saranno i colpi".

Dal 9 maggio sei ufficialemente al timone dell'Assocalciatori. Che opinione ti sei fatto del calcio italiano visto da quella posizione? "Ho capito perchè ci sono tanti problemi. Non è un ambiente facile. Io poi mi aspettavo qualcosa di diverso. Purtroppo mancano la omogeneità e la solidità che ci dovrebbero essere nel calcio".

Il problema più grosso? "Il fatto che il fattore economico fa dimenticare l'aspetto sportivo: per questo si parla solo di investimenti societari".

Si è cercato di mettere mano al settore giovanile, per ripartire: "Ma l'approccio è già inquinato di per sè. Si è pensato di partire da lì perchè mancano giocatori di alto livello, ma è sbagliato pensare solo a formare giocatori. Bisogna dare loro una cultura dello sport, far giocare, trasmettere passione per lo sport di squadra: questo è il modo corretto di formare le persone. Lo spessore umano è il vero investimento sul quale il calcio deve puntare. Invece l'obiettivo della società è monetizzare tutto: questo è il male del calcio". Un modo di pensare che trova giustificazione nel soprannome 'anima candida' datogli da Carlo Zampa.

Come procede la firma del contratto calciatori? "C'è malumore tra i calciatori. Abete si era preso l'impegno di valutare l'ultimo articolo rimasto in sospeso. Noi abbiamo firmato l'accordo il 30 maggio, la Lega lo ha respinto, dimostrando una totale mancanza di affidabilità. Noi vogliamo che venga firmato prima che inizi la nuova stagione!"

Altrimenti? Rischio sciopero già ad inizio campionato? "Devono firmare. Dico solo questo. Non ci sono altre possibilità!"

(IlFriuli UdineseBlog)