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Spezia, Motta: “Roma costruita per l’Europa. Sono pericolosi in ripartenza”

thiago motta gyasi

L'allenatore dei liguri ha parlato alla stampa per presentare la sfida in programma al Picco domenica alle 18.00: "le squadre di Mourinho sono squadre che sanno soffrire insieme per poi ripartire"

Redazione

Thiago Motta, allenatore dello Spezia, prossima avversaria in campionato della Roma, ha parlato nella consueta conferenza stampa prepartita.

Domenica c'è la Roma, lo Spezia ha dimostrato di giocarsela con le big. “L’importante è mantenere la continuità di lavoro mostrato nelle ultime partite. Come nei primi minuti a Bologna. Affrontiamo una squadra importante, costruita per andare in Europa. Noi facciamo un campionato diverso, giochiamo in casa e affronteremo la partita al massimo, cercando di portarla dalla nostra parte e se meritiamo porteremo a casa il risultato”.

Come sta Kovalenko dopo le ultime ore? “Si sta allenando bene, è un momento difficile per lui e per tutti noi. È una cosa di rilevanza mondiale, le guerre nella storia si è visto come vadano evitate. Dobbiamo stare vicino ad un ragazzo come Viktor, ha tutto il nostro sostegno. A livello sportivo, è una situazione particolare: devo valutare in modo diverso dagli altri”.

Non ci sarà Manaj. Nzola come sta? “Nzola sta bene, stava bene anche prima. Davanti a lui c'è un giocatore che sta facendo molto bene come Manaj. Non lo avremo per squalifica, la possibilità di giocare con Nzola c’è. È disponibile, vedremo come valutarlo dopo l’ultimo allenamento per mettere la squadra migliore".

Agudelo può essere decisivo anche dall’inizio? “Agudelo ha fatto bene, sa che può fare ancora meglio, anche prima era pronto a giocare dall’inizio ma le scelte sono stare diverse. Lo valuteremo, vedremo se comincerà dall’inizio o se subentrerà”.

Proverete ad attaccare alta la Roma? “Abbiamo sempre voluto proporre gioco, a volte abbiamo fatto bene e altre meno, perché ci sono avversari con caratteristiche diverse. Dobbiamo fare attenzione alla Roma. È vero che hanno trovato squadre che li mettono dietro e li fanno difendere, ma tutte le squadre di Mourinho sono squadre che sanno soffrire insieme per poi ripartire. Lì sono pericolosi, quando devono difendere lo fanno bene, anche dentro l’area, e poi sono bravi a ripartire. Dobbiamo giocare con equilibrio e testa, cercando di minimizzare le ripartenze”.

La squadra è stanca? “No, assolutamente no. Ogni partita ha una storia diversa, la stanchezza è normale ci sia ma fino ad un certo punto. Conta più l’anima e lo spirito e il fisico, alla fine sono cose che i giocatori a queste età arrivano alla stanchezza ma non conoscono i propri limiti. C’è chi ha giocato tanto, meritatamente, e sarà così fino alla fine. Il mio modo di vedere questo sport e gestire questo gruppo è valutarlo per affrontare al meglio la prossima partita. Magari chi inizia o chi subentra, con una strategia diversa, in funzione dell’avversario. Non vedo la squadra stanca, stanno tutti benissimo e ancora meglio ora che arriva il momento più importante della stagione. Li vedo più che al 100%”.