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Testa a testa Udinese-Roma: Fazio-Danilo, Paredes-Hallfredsson, El Shaarawy-Zapata

Ennesima sfida fondamentale per la Roma che cerca disperatamente di non perdere di vista la Juventus. Per farlo dovrà battere un Udinese rigenerata dall'arrivo di Delneri

Niccolò Mastrapasqua

Alla Dacia Arena va in scena la prima giornata del girone di ritorno con l'Udinese dell'ex Delneri che proverà a fermare la corsa dei giallorossi. All'andata è finita 4-0 per la Roma ma il risultato non racconta in maniera fedele l'andamento della gara. I friulani coprirono bene il campo nel primo tempo finito a reti bianche per poi capitolare nella ripresa. In ogni caso oggi sarà tutta un'altra storia, anche perché i bianconeri hanno cambiato marcia dall'arrivo dell'ex tecnico tra le altre di Chievo e Roma perdendo solo una delle ultime cinque gare (allo scadere con l'Inter). La Roma invece vive un momento particolare. In piena emergenza di formazione tra squalifiche, infortuni e Salah in Coppa d'Africa ma con un rendimento da scudetto. Spalletti è stato chiaro: "I miei ragazzi dovranno stringere i denti", perché con tre punti oggi si potrebbero aprire scenari interessanti laddove la Fiorentinastaserafermasse la Juventus al Franchi. Difficile ma non impossibile. Di certo per la Roma è l'ultimo treno. Se oggi aumentasse il distacco dalla squadra di Allegri finirebbero i seppur remoti sogni di gloria. In difesa torna titolare Manolas accanto al totem Fazio, Paredes sostituirà De Rossi ed El Shaarawy proverà a non far rimpiangere Perotti, out per infortunio.

Fazio-Danilo: l'argentino ha fatto ricredere tutti e rubato il cuore ai romanisti. Incarna esattamente il prototipo di difensore senza tanti fronzoli che ogni tifoso vorrebbe avere nella sua squadra. Ma c'è di più, perché l'ex capitano del Siviglia sa impostare e soprattutto è considerato dai compagni un leader dello spogliatoio. D'altronde lui l'aveva detto sin dal suo arrivo. "Sono un vincente quindi sono quì per portare a casa trofei". In molti gli risero in faccia ma, dopo metà campionato, se chiedete a Spalletti quale è la prima maglia da titolare che consegna ai suoi difensori prima di ogni gara non vi lascia neanche il tempo di finire la Domanda. Fazio. La Roma non deve essere un bel ricordo per Danilo, dato che l'anno scorso dopo la sconfitta casalinga contro i giallorossi è quasi venuto alle mani con i tifosi della curva friulana che contestavano la squadra. In ogni caso è una certezza per Delneri e quest'anno sta giocando ad un buon livello.

Paredes-Hallfredsson: complice l'assenza di De Rossi per squalifica è certamente il turno dell'argentino. Le qualità sono evidenti e il temperamento anche ma la sensazione è che manchi ancora qualcosa per il definitivo salto di qualità. L'anno scorso ad Empoli ha giocato - e bene - da titolare mente in questa stagione non ha ancora trovato la giusta continuità, anche a causa di numerosi piccoli infortuni che nei suoi momenti migliori l'hanno messo fuori causa. Oggi può prendere per mano la sua Roma. Il mediano islandese fa della grinta la sua caratteristica principale. È nato per giocare in squadre che lottano per salvarsi e la sua cattiveria agonistica è comunque un bel vedere per chi ama il calcio. Con Nainggolan si annuncia un duello scoppiettante.

El Shaarawy-Zapata: l'ex Milan non riesce a confermarsi come titolare e sembra soffrire la tanta panchina. Nell'ultima partita prima della sosta natalizia contro il Chievo ha ribaltato la gara ed è stato il migliore in campo. Spalletti gli chiede più cattiveria e oggi avrà l'occasione di metterla in campo. Se vuole spiccare il volo deve dare di più e non abbattersi per le esclusioni. In una grande squadra è così che va il mondo. La punta colombiana ex Napoli ha un fisico da combattimento e in area di rigore si fa sentire. Come ha amaramente ricordato Delneri dopo la sconfitta con l'Inter, "se segnasse tanti gol non giocherebbe per l'Udinese", ineccepibile. Ma la prestazione la fornisce sempre ed è vero anche che l'Udinese non può permettersi più dell'ex Napoli.