Archiviate le quattro vittorie consecutive in campionato, la Roma di Spalletti si tuffa nella sfida europea che la vedrà affrontare il Real Madrid di Zidane. Le recenti prestazioni hanno caricato l'ambiente ed è nitida la sensazione che senza la sostituzione di Garcia non si sarebbe arrivati a questo match con questa fiducia. Merito ascrivibile al tecnico toscano che fin dal primo giorno si è dimostrato assoluto padrone della situazione.
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TESTA A TESTA Roma-Real Madrid: Salah-Carvajal, Nainggolan-Kroos, Manolas-Benzema
Allo stadio Olimpico va di scena l'andata degli ottavi di Champions League tra Roma e Real Madrid, partita che potrebbe rivelarsi più equilibrata di quanto possa sembrare
Le dichiarazioni del mister non lasciano spazio ad interpretazioni; la sua Roma sarà camaleontica perchè il calcio moderno lo richiede. Si passerà dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 (o 4-1-4-1) anche nel corso dello stesso incontro, in base allo schieramento degli avversari e dell'andamento del match. I giocatori sembrano coinvolti nel nuovo progetto tecnico e i miglioramenti della squadra vanno di pari passo con quelli dei singoli. Dzeko, ad esempio, nell'ultima trasferta contro il Carpi ha fornito una prestazione completa a livello tattico, impreziosita dal gol del secondo vantaggio giallorosso a pochi minuti dallo scadere. Ma non è l'unico ad aver beneficiato della cura-Spalletti; basti pensare a Nainggolan, sempre più a suo agio nel nuovo ruolo a ridosso dell'area di rigore avversaria e a Digne, patrimonio ritrovato dopo qualche settimana di appannamento. Per non parlare dei nuovi acquisti, soprattutto Perotti ed El Shaarawy, decisivi in ogni partita nella quale sono stati impiegati.
I blancos arrivano da un momento positivo, con quattro vittorie nelle ultime cinque gare giocate e un rullino di marcia casalingo terrificante, nell'accezione più positiva del termine. Nelle 13 gare di campionato disputate al Bernabeu hanno raccolto 11 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, siglando ben 49 dei 70 gol totali messi a segno nella Liga. Diverso è il discorso quando i galacticos si allontanano da Madrid; su 33 punti disponibili solo 19 conquistati dai madrileni a seguito di sole 21 marcature realizzate. Un trend altalenante - che rimane tale nonostante l'avvicendamento in panchina tra Benitez e Zidane - e la vetta che dista 4 punti, occupata dal Barcellona che deve recuperare una partita. Merita una menzione a parte il girone di Champions League che ha visto il Real torreggiare sugli svedesi del Malmö e lo Shakhtar Donetsk di Lucescu, oltre a battere senza troppe difficoltà il PSG di Ibraimovic: 5 vittorie, 1 pareggio, 19 reti segnate e appena 3 subite. La Roma viceversa si è qualificata agli ottavi con il record negativo di 6 punti realizzati, frutto della vittoria in casa col Bayer Leverkusen e dei tre pareggi contro Barcellona, Bate Borisov e Leverkusen a domicilio. I numeri nel calcio lasciano il tempo che trovano ma la Roma rigenerata delle ultime settimane può mettere in difficoltà il Real Madrid, soprattutto tra le mura amiche; più complicato sarà affrontare il ritorno nel fortino del Bernabeau ma spaventare i calciatori di Zidane, domani, potrebbe moltiplicare le possibilità di passaggio del turno.
La Roma si presenta con la rosa al completo ad eccezione di Castan, Ucan e il lungodegente Strootman; Daniele De Rossi è stato recuperato ma il problema al polpaccio sinistro sembra non essere scomparso del tutto. Anche Francesco Totti rientra tra i convocati e siederà in panchina accanto al suo allenatore, il quale continua a ripetere senza soluzione di continuità che il Capitano riceve e riceverà il medesimo trattamento riservato ai suoi compagni di squadra e che il suo minutaggio non è importante per i risultati della Roma. I giallorossi dovrebbero schierarsi con il 4-2-3-1, con Florenzi favorito come laterale basso a destra e De Rossi davanti alla difesa a protezione dei centrali difensivi. Dzeko terminale offensivo e Perotti, Salah ed El Shaarawy a contendersi due maglie, supponendo che Spalletti difficilmente rinuncerà al dinamismo di Nainggolan. Zidane ha recuperato in extremis Marcelo e solo nell'immediato pre-partita deciderà se schierarlo dal primo minuto. Se il terzino brasiliano dovesse accomodarsi in panchina il sostituto dovrebbe essere Nacho, favorito su Arbeloa - scarsamente utilizzato - e Danilo - inadeguato in fase difensiva -. Sicuri assenti Pepe e Bale, sostituiti rispettivamente da Varane e James Rodriguez. Pochi dubbi per il tecnico francese che proverà a mettere in ghiaccio la qualificazione con un 4-3-3 iper offensivo, guidato dal tridente delle meraviglie Ronaldo-Benzema-James Rodriguez.
Salah-Carvajal: Il fantasista egiziano potrebbe spaziare tra le linee e cambiare continuamente versante del campo. Dopo l'infortunio maturato nel derby aveva perso lo smalto che sembrerebbe aver recuperato nelle ultime settimane; a Modena contro il Carpi è stato assoluto protagonista con un gol, un assist decisivo per Dzeko e numerose scorribande pericolose. La chiave della partita potrebbe essere il duello con il laterale madridista, abile nell'attaccare la parte alta della corsia di sua competenza ma con evidenti lacune nella fase di contenimento. Intoltre, il terzino blancos è solito eccedere in atteggiamenti plateali poco graditi agli arbitri e le serpentine del l'attaccante giallorosso lo potrebbero innervosire.
Nainggolan-Kroos: Nainggolan si sta adattando velocemente ai nuovi compiti tattici imposti da Spalletti; attaccare gli spazi e difendere senza sosta. Non semplice se si è abituati ad una sola parte dei nuovi dettami. Il centrocampista belga dovrà creare superiorità numerica saltando il centrocampo madrileno e mettere pressione su Kroos per impedirgli di inventare gioco. Il regista tedesco, seppur giovanissimo, ha preso in mano le redini del centrocampo e dalla sua cabina di regia disegna molte delle trame che permettono al Real Madrid di avere l'attacco più prolifico d'Europa. Il duello tra i due potrebbe spostare l'ago della bilancia e decidere la partita.
Manolas-Benzema: Il tridente del Real è una macchina da guerra e Manolas si troverà in prima linea per cercare di contrastarlo. Spalletti ripone enorme fiducia nel centrale greco e lo tiene sotto pressione redarguendolo continuamente. Dalla sua, Kostas offre da due stagioni a questa parte una continuità di rendimento senza pari, condita da un temperamento impetuoso. Come detto, gli attaccanti degli spagnoli non hanno bisogno di presentazioni e i numeri sono addirittura limitativi rispetto al loro valore. Benzema ama spaziare per non concedere punti di riferimento e l'aggressività di Manolas potrebbe dar vita ad un duello rusticano di grande intensità.
Niccolò Mastrapasqua
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