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TESTA A TESTA Roma-Milan: Gervinho-Romagnoli, Pjanic-Bertolacci, Manolas-Bacca

Una sfida tra tecnici al bivio di una stagione tormentata, una partita che vedrà il ritorno all’Olimpico di alcuni ex dal dente avvelenato

Redazione

La sfida dell’Olimpico tra Roma e Milan è la sfida tra due tecnici in bilico, sia Garcia che Mihajlovic sono in crisi di risultati e necessitano di una vittoria convincente per placare i malumori di società e piazza. L’allenatore giallorosso recupera due terzi del centrocampo titolare e spera nel recupero di De Rossi per poter garantire ossigeno e muscoli ad un reparto che può determinare l’esito dell’incontro, in attacco invece, nonostante il rientro di Totti dopo una lunga assenza, gli uomini sono più che contati e le scelte potrebbero essere obbligate. Probabile così l’utilizzo del solito 4-3-3. Il tecnico rossonero ha a disposizione quasi tutti i suoi uomini, tranne Alex e i lungodegenti Menez e Balotelli, e dovrebbe mettere in campo un 4-4-2 intento a occupare ogni spazio e soffocare il gioco avversario coprendo il terreno di gioco in tutta la sua ampiezza.

Gervinho-Romagnoli: Tra tanti dubbi è sempre lui l’unica certezza di Garcia per il reparto avanzato, Gervinho con la sua velocità sarà ancora una volta il riferimento di un reparto ancora privo di un riferimento offensivo, nonostante il rientro del Capitano per cui, però, sembra difficile pensare ad un esordio da titolare. L’anarchia tattica della freccia giallorossa può mettere in difficoltà il reparto arretrato della compagine rossonera, il continuo interscambio degli esterni offensivi può togliere riferimenti all’avversario. Il rischio è quello di sfruttare le qualità di un attacco leggero previlegiando un gioco di rimessa fatto di attese e ripartenze, l’effetto collaterale potrebbe essere un eccessivo abbassamento del baricentro della squadra. A far fronte alle folate offensive romaniste ci sarà una linea a quattro capitanata dall’ex Romagnoli, oramai giovane leader di una difesa non brillante che può andare in difficoltà se non assistita dal lavoro di rottura e ripiegamento del centrocampo.

Pjanic-Bertolacci: Il bosniaco fa il suo esordio in questo nuovo anno romanista e deve tentare di portare fosforo e idee in una zona del campo in cui bisogna prendere in mano le redini della partita. La sua fantasia può essere l’arma con cui inventare la giocata vincente ma anche i suoi calci da fermo hanno più di una volta tolto le castagne dal fuoco. Ci sarà bisogno di una delle sue più ispirate prestazioni per venire a capo di un match a dir poco decisivo. Dall’altra parte il suo omologo è un altro giocatore proveniente dalla ‘cantera’ giallorossa come Bertolacci, lui può e deve essere il giocatore che sappia conciliare geometrie e inserimenti, capacità di corsa con e senza palla. Da lui tutti nell’ambiente rossonero si aspettano un salto di qualità, quello necessario per dimostrare di essere un giocatore che meriti le luci della ribalta.

Manolas-Bacca: Il bomber brasiliano proveniente da Siviglia, dopo un inizio promettente, si è allineato alle prestazioni della squadra, vive dunque un momento di poca brillantezza sicuramente condizionato dall’assenza di una fase offensiva convincente di tutto il collettivo. Bacca rimane però un bomber di razza, un falco dell’area di rigore in grado, però, anche di inventare il gol, dovrebbe essere riproposta la coppia con Luis Adriano che finora non ha convinto molto ma che sulla carta avrebbe grandi potenzialità. Dopo la prestazione deludente offerta contro il Chievo Manolas sarà chiamato ad un pronto riscatto contro avversari di sicuro valore, il suo compagno di reparto Rüdiger, pur senza brillare, sembra stia prendendo un po' più di confidenza ma senza un leader al suo fianco fa fatica a mantenere le giuste distanze. Dato che la missione è vincere i terzini giallorossi non potranno esimersi dalla fase di spinta, ma attenzione: senza un’adeguata copertura da parte loro, senza un’efficace azione di filtro del centrocampo e in mancanza di sacrificio degli esterni tutte le fragilità difensive vengono a galla.

(Giuliano Masciangioli)