Dopo la cocente sconfitta di Genova con la Samp e la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia acciuffata nei minuti di recupero contro il Cesena la Roma cerca di riprendere la strada maestra e per farlo dovrà battere la Fiorentina di Sousa. Ai Viola mancherà Kalinic mentre Spalletti recupera e convoca in extremis Salah - molto probabilmente in panchina, al rientro dalla Coppa d'Africa - e Perotti. All'Olimpico c'è da difendere il secondo posto e la straordinaria striscia di vittorie che va avanti dalla prima di campionato (4-0 all'Udinese) ma la Fiorentina è un avversario tosto specie per la leggerezza mentale con cui si può permettere di giocare. La Juve sembra lontana anni luce in classifica ma se i giallorossi vogliono tenere viva la fiammella della speranza i tre punti sono obbligatori.
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Testa a testa Roma-Fiorentina: Manolas-Astori; Nainggolan-Borja Valero; El Shaarawy-Babacar
Test probante per gli uomini di Spalletti contro una Fiorentina in buona forma. Bisogna vincere per rimanere agganciati alla Juve
Manolas-Astori: il greco è incappato in una serata no con il Cesena e stasera ha l'opportunità di rifarsi. Sarebbe troppo semplice scaricarlo per una partita giocata non al suo livello perché la realtà dei fatti dice che il centrale è un elemento fondamentale del reparto arretrato della Roma e, ammesso che stia vivendo un momento di calo, va assolutamente recuperato. L'ex centrale di Roma e Cagliari sembra aver trovato l'ambiente ideale in una piazza medio-alta come Firenze. Gioca, a volte bene altre volte meno, e sembra godere della fiducia del mister. È un buon giocatore di categoria.
Nainggolan-Borja Valero: sul belga-indonesiano si sono spesi tutti gli elogi possibili e questo grazie alle prestazione di straordinario livello che il centrocampista continua ad offrire con continuità. Se ciò non bastasse sta diventando un ottimo tiratore e nessun avversario vuole scommettere su un suo tiro dal limite dell'area. Fenomenale. Si dice che lo spagnolo giocherebbe nella Roma se i giallorossi avessero battuto il Porto ma così non è stato e il centrocampo toscano è nelle sue mani. Gli anni migliori sono passati e sembra abbia preso una parabola discendente ma la sua classe non si compra al supermercato.
El Shaarawy-Babacar: l'ex Milan sembra non riuscire a fare il salto di qualità che gli permetterebbe di giocare con la continuità della scorsa stagione. L'impegno profuso è ineccepibile - come confermato a più riprese da Spalletti - ma la qualità messa in campo non è quella di un giocatore che dovrebbe decidere le partite. Stasera ha un occasione per svoltare la sua stagione. La punta ex Modena è il classico attaccante d'area di rigore con i piedi piuttosto delicati. Fa del fisico la sua arma migliore ma stasera dovrà vedersela con un certo Fazio. Non uno scherzo.
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