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Tessera del tifoso: Radicali “E’ illegittima!”, Federsupporter “Ora il tifoso è libero di scegliere”

«Non abbiamo mai avuto dubbi che la tessera del tifoso fosse illegittima». È quanto affermano Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani e Marco Perduca, senatore radicale, spiegando che «a differenza di quello che Maroni ha fatto...

Redazione

«Non abbiamo mai avuto dubbi che la tessera del tifoso fosse illegittima». È quanto affermano Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani e Marco Perduca, senatore radicale, spiegando che «a differenza di quello che Maroni ha fatto credere, infatti, non è prevista da nessuna legge e anzi contrasta con i principi fondamentali dell'ordinamento.

Una iniziativa commerciale imposta con la forza del ministero dell'interno che si è rivelata anche inutile e dannosa». «Come si poteva credere -chiedono gli esponenti radicali- che la gestione dell'ordine pubblico dipendesse da un documento, la tessera, rilasciato ai cittadini da una banca previa autorizzazione individuale della Questura? Uno schiaffo morale per i club di calcio che non hanno mai avuto il coraggio di difendere i diritti dei tifosi nei tribunali». «Maroni e la Lega calcio -concludono- farebbero bene a scusarsi con milioni di tifosi. Ci auguriamo che questa sia l'occasione per rivedere il complesso della legislazione d'emergenza sulle manifestazioni sportive che non risolve i problemi e mette a rischio le libertà di tutti».

 

Federsupporter esprime soddisfazione per il «riconoscimento da parte del Consiglio di Stato sulla validità della battaglia condotta insieme contro il Codacons contro la tessera del tifoso quale strumento commerciale limitativo della libertà di scelta del tifoso». Il ricorso al Consiglio di Stato - spiega Federsupporter - era stato fatto contro la decisione dell'Antitrust che non aveva valutato scorrette le pratiche commerciali relative al rilascio della tessera del tifoso. «Il tema dell'utilizzo strumentale, per chiare finalità commerciali, di un obiettivo sociale quale la sicurezza negli impianti sportivi era stato sollevato da Federsupporter sin dal giugno 2010 e più volte sottoposto all'attenzione delle istituzioni sportive e delle stesse tifoserie». L'associazione sottolinea che «richiami ed appelli rimasti purtroppo inascoltati, indicavano, tra l'altro, soluzioni alternative che, facendo salve le finalità sociali sopra richiamate, avrebbero consentito ai tifosi stessi di non sottostare ad un comportamento iugulatorio messo in atto dalle società sportive chiaramente limitativo della libertà decisionale del tifoso stesso».