“Sono completamente d’accordo sul fatto che Montella abbia scelto il titolare e l’alternativa, è meglio che si chiarisca subito la situazione, perchè il ruolo del portiere è fondamentale e molto delicato". Questo il pensiero di Franco Tancredi alla trasmissione ’1927?in onda sulle frequenze di Tele Radio Stereo.
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Tancredi: “Bravo Montella a scegliere un solo portiere titolare”
“Sono completamente d’accordo sul fatto che Montella abbia scelto il titolare e l’alternativa, è meglio che si chiarisca subito la situazione, perchè il ruolo del portiere è fondamentale e molto delicato”. Questo il pensiero...
L'ex portiere giallorosso però va oltre: "Montella ha fatto molto bene a scegliere anche se non bisogna dimenticare che J.Sergio ha fatto molto bene l’anno scorso, divenendo il titolare".Julio Sergio in cui si rivede in parte: “Si è vero, per esplosività mi assomiglia molto, però è altrettanto vero che oggiil fattore tecnico deve essere legato al fattore fisico, la reattività è fondamentale e apparteniamo a due scuole diverse ovviamente visto che sono passati tanti anni da quanto giocavo io ad oggi. Io penso che per esempio J.Sergio ha nel DNA la reattività e magari Doni ha doti fisiche di un certo tipo e dovrebbe lavorare di più sull’agilità, negli spostamenti laterali, in modo tale che si avvanttaggi tutta la squadra, perchè con un portiere con questa altezza e forte tecnicamente, con l’aggiunta dell’agilità, si farebbe tombola".
Sui metodi di lavoro con i portieri giallorossi: “Io penso che ognuno abbia i propri metodi, anche perchè è nun mestiere in continua evoluzione, il gioco del calcio si è molto velocizzato anche per i portieri, una volta era diverso, oggi i tiri sono tutti in controtempo e il lavoro sulla reattivià è divenuto fondamentale. Bisogna vedere cosa vuole l’allenatore, se si preferisce uno bravo nelle uscite, o uno più bravo tra i pali con la difesa più bassa, dipende anche dallo stile di gioco della squadra. La comunicazione con il reparto arretrato deve essere sincronizzata e questo è un dato innegabile".Quello della scelta è un problema che ha vissuto anche lui: “Eh delle sensazioni completamente differenti, ovviamente la scelta è sempre dell’allenatore, oggi secondi non ci sono più, non c’è più il giovane o l’anziano che viene a svernare. Bisogna avere due portieri di grande affidabilità, e un buon terzo, perchè le partite sono tante, come gli infortuni. Non basta più il secondo portiere della primavera come una volta".
Infine sul futuro di Baldini e Capello: "Se lo sapessi anche sotto tortura non lo direi, comunque ultimamente non ne abbiamo parlato".
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