Con Cristiano Ronaldo svincolato, tanti sono i club che ovviamente sognano un suo ingaggio. In passato è circolata l'indiscrezione legata anche alla Roma, spena da Tiago Pinto nei giorni scorsi. Ma c'è chi continua a sognare come Rodrigo Taddei: "Ho sentito di Cristiano Ronaldo alla Roma: io da romanista 'fracico' vorrei averlo in squadra...", ha detto l'ex giallorosso sul canale Twitch di 'Goal Italia'.
news as roma
Taddei: “Sì a Ronaldo alla Roma. Io come Karsdorp, qualcuno voleva che andassi via”
Taddei ha parlato anche del Mondiale: "Ci sono state tante sorprese: più si va avanti, più difficile diventa il Mondiale. E' un po' tutto: la qualità e la fortuna. Non penso che il Brasile sia la favorita. Marquinhos? Era molto convinto di se stesso, nonostante fosse molto giovane quando era arrivato alla Roma: ricordo che diceva 'Se mi danno l'opportunità, il difensore titolare della Roma non torna più in campo perché me lo mangio'. Era convinto: non era arrogante, non faceva il fenomeno, ma era molto concentrato. Non mi ha sorpreso il fatto che sia arrivato dove sta adesso". Il brasiliano dice la sua sul momento dei giallorossi: "Mourinho è un grande: uno dei più forti al mondo, è una fortuna per la Roma. Sono i numeri a dirlo, ma anche compagni che lo hanno avuto come allenatore: Mou è un fuoriclasse. La questione Karsdorp? Non so se poteva essere gestita meglio: io ho vissuto una situazione simile. Mentre tutti volevano il rinnovo, alla fine la società non voleva. Quando sono andato via è stato perché la società, e una persona, non voleva che rimanessi: tutti gli altri volevano restassi. Alla fine non mi hanno rinnovato: dispiace perché si tratta di un grande giocatore".
Ai Mondiali sta facendo benissimo Luis Enrique: "Era uno molto diretto - racconta Taddei -, un allenatore serio, ma al tempo stesso divertente: ho imparato tantissimo da lui. Ha vinto poi col Barcellona tutto, ma nella Roma e in Italia alcuni allenatori, soprattutto dall'esterno, hanno poco tempo. Non è riuscito a esprimere tutto quello che poteva dare". Un pensiero ovviamente anche per l'ex compagno De Rossi, oggi allenatore alla Spal:"Non mi ha stupito per niente: oltre a essere molto intelligente in campo leggeva le partite come pochi: lui ha giocato anche difensore, quando serviva. Nello spogliatoio era un leader: sono molto contento per lui. Mi auguro che segua la strada di suo padre".
© RIPRODUZIONE RISERVATA