Nella trasmissione radiofonica “Super Max” in onda su RadioRai2, condotta da Max Giusti, è ospite oggi il calciatore della Roma Rodrigo Taddei
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Taddei a Radiorai: “Spalletti? Un matto. Luis Enrique? Un gran motivatore”(FOTO
Nella trasmissione radiofonica “Super Max” in onda su RadioRai2, condotta da Max Giusti, è ospite oggi il calciatore della Roma Rodrigo Taddei
insieme all’attrice Carolina Crescentini protagonista del film tv “Ragazze in web” in onda su Raiuno martedi’ 3 aprile. Ecco le parole di Rodrigo Taddei:
Sei arrivato dal Palmeiras al Siena.Vieni da San Paolo del Brasile. Sette anni a Roma, un po' di romanesco l'hai imparato?"Ahò". "Nello spogliatoi abbiamo due romani veri, un po' ho imparato, anche il mio procuratore è romano".
Parolacce?"Soprattutto"."I miei cognomi sono italiani, sia Ferrante che Taddei. Il cognome Taddei deriva da una città vicino Perugia, Ferrante vicino Torino".
Potresti anche giocare nell'Italia?"E' uscito qualche volta questo discorso, ma volevo aspettare un'occasione nel Brasile. Ora penserei diversamente, ho la fidanzata italiana e romana. Prima preferivo aspettare".
Quest'anno stai giocando bene, è un'ottima annata. Che ne pensi delle trasmissioni calcistiche dove si urla?: "Ci sono quelli più timidi, quelli più stravaganti".
E' vero che ti alleni dentro casa? "Sì è una cosa mia. Lo fanno in tanti, magari non lo dicono però lo fanno. A me piace divertirmi col pallone".
Hai mai rotto un vetro?"No, ho la palla di schiuma".
La tua ragazza di che quartiere è? "Acilia. Da tre anni conviviamo. Prima la andavo a prendere, fuori dal calcio sono una persona molto semplice. So entrare e uscire da qualsiasi situazione"
Quanto ti faceva aspettare prima di scendere?"Veniva prima di me".
Oggi il Brasile vive un momento diverso. Dieci anni fa per un giocatore era conveniente venire a giocare in Europa. Ora che in Brasile ci saranno i mondiali, conviene ad un giovane venire in Europa?: "Il Brasile è cresciuto molto per mondiali e altri eventi, ma l'Europa sta sempre un passo avanti come organizzazione e altri aspetti. Il mio punto di vista è che conviene sempre venire in Europa".
Il gol più bello che hai fatto, più importante."Più importante in Champions col Real Madrid".
5 marzo 2008?"Sì, il giorno prima del mio compleanno. Mi sono fatto questo regalo".
E il più bello?"Tre anni fa contro il Cagliari, prima di Natale. Un bel regalo ai romanisti. Cross di Panucci, gol di rovesciata sotto l'incrocio".
I gol che fai te li rivedi in televisione?"Sì, anche quelli di stinco".
Sei molto riservato. Come si fa a mantenere il divertimento nel professionismo? Che consigli dai ai ragazzi che vogliono diventare sportivi?"L'importante è non mollare mai, di ostacoli se ne trovano ogni giorno, non è mai facile. Bisogna mantenere l'umiltà e il rispetto. Quando si iniziano a guadagnare soldi è facile dimenticare le origini".
Stai facendo il terzino quest'anno. Come gestisci i cambi di ruolo continui?"Io per fortuna ho questa facilità di giocare in diversi ruoli, anche in Brasile succedeva. Una volta sono andato anche in porta. Mi ricordo come se fosse oggi. Il portiere fu espulso, le sostituzioni erano finite, ho preso un gol su rigore da Romario".
Il giocatore più simpatico che hai conosciuto."Di matti ce ne stanno tanti. Lo scherzo più divertente? Una volta quando giocavo a Siena".
Un giocatore che è partito e che ti è mancato?"Ho un'amicizia stretta con Julio Sergio, che è andato a Lecce e si è infortunato. Mi è dispiaciuto perché è un grande amico, stavamo spesso insieme con le nostre famiglie".
E Adriano?"Si, un ragazzo d'oro".
Lo conosci Andrea Stramaccioni?"Personalmente no. In squadra abbiamo un preparatore atletico di 25 anni, rispettato da tutti. Aldilà dell'età, il rispetto dev'essere automatico".
I mondiali in Brasile, ci saranno grosse aspettative. Vorresti fare parte della Seleçao?"Si, se le cose andassero male potrei scappare in Italia"
Il tuo primo allenatore a Roma?"Spalletti"
Aggettivo per lui?"Matto"
Per Ranieri?"Un signore"
Luis Enrique?"Un grande motivatore"
Tua giornata ideale fuori dal calcio."Vado in giro col cane. Passeggio in centro con la fidanzata, io vivo all'Eur".
Tu non sei come gli altri brasiliani, mangi anche italiano?"Si mangio italiano".
Che consiglio dai ai giovani per non cadere in situazioni sbagliate?"Anch'io sono caduto in situazioni difficili, con procuratori. Poi ho conosciuto Alessandro Lucci, tramite Roque Junior, e lui mi ha aiutato tantissimo. Se non era per lui chissà cosa sarebbe stata la mia vita nel calcio. E' difficile per i giovani, tanti si perdono, il Brasile è grande, i calciatori crescono per strada. Poi trovano dei procuratori fasulli che rovinano intere famiglie. Quelli seri sono pochi, girano molti interessi e molti soldi".
Il tuo futuro come lo immagini? Nella Roma e nella tua carriera? "Nella Roma spero di giocare fino a 37 anni, se loro mi vogliono. Starei volentieri perché sto benissimo, non l'ho mai nascosto. Spero di rimanere e finire la carriera nella Roma. Da oggi a domani non sai mai cosa può succedere. Per il futuro vorrei diventare allenatore dei bambini, sono la cosa più pura e vera che c'è. Non pensano ai soldi...all'inizio".
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