Tre derby in una stagione possono essere un incubo per molti, soprattutto per chi è cresciuto negli anni 80 e per motivi di ‘Serie B’ ne ha visti ben pochi. Mourinho non vuole dei cali di tensione come quello contro lo Slavia, ma è ovvio che nella testa dei tifosi c’è la partita del 10 gennaio. Tra infortunati e giocatori in Coppa d’Africa i dubbi di formazione non saranno molti. Uno però riguarda quello del portiere. Svilar fino ad oggi ha disputato 7 partite (6 in Europa League e 1 in Coppa Italia). Con la Cremonese è stato decisivo in uscita su Coda ed è risultato tra i migliori portieri della fase a gironi della competizione europea. Inoltre è abile con i piedi e i numeri di ieri lo confermano: 87% di precisione nei passaggi e 4 palle lunghe su 6 andate a buon fine. Dall’altra parte c’è Rui Patricio.
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Svilar, il futuro è nelle sue mani: titolare nelle coppe, ora punta il derby
I miracoli di Tirana sono ormai un lontano ricordo per il fedelissimo di Mourinho che a fine anno lascerà la Capitale. La Roma è una delle squadre che subisce meno tiri in porta, ma le parate del portiere portoghese sono poche: è 17esimo in classifica su 30. I giallorossi hanno preso ben 20 gol in Serie A, tra le big solamente il Napoli ha fatto il peggio (21). Per questo i tifosi chiedono a gran voce l’utilizzo di Svilar anche nelle gare importanti di coppe. Ora ci sarà tante carne al fuoco e in un mese le sfide con Lazio e Feyenoord saranno un crocevia per la stagione e anche per il futuro di José. Mile però non si sbottona: “Penso partita dopo partita, non parlo col mister sulle prossime partite che potrò giocare”. Queste erano state le sue parole dopo la larga vittoria con lo Sheriff. L’ex Benfica non lo dice, ma è chiaro che vorrebbe giocare partite di alto spessore per guadagnarsi la porta della Roma.
Svilar punta il derby e si gioca il futuro: i tifosi sono tutti con lui
—Svilar è stato uno dei primi acquisti dell’estate del 2022. Mourinho aveva avuto modo di apprezzarlo ai tempi del Manchester United (lui giocava col Benfica) e ha dato l’ok al suo arrivo nella Capitale. Nella passata stagione dopo un pessimo avvio col Ludogorets e una tournée in Giappone rivedibile ha faticato a trovare spazio. Per scelta tecnica fu lasciato fuori anche negli ottavi contro il Genoa. Poi la svolta a fine stagione con tre partite da titolare tra cui quella decisiva con lo Spezia per l’accesso in Europa League. Adesso vuole giocarsi il futuro. Il contratto di Rui è in scadenza e le difficoltà economiche della Roma non permetteranno acquisti folli a giugno. Per questo è importante far crescere i giovani della rosa per risparmiare e puntare a rinforzare altre zone del campo. Il suo contratto scade nel 2027 e non ha intenzione di muoversi da Roma al momento. Il derby è un obiettivo per lui e potrebbe essere il match della svolta per il classe 1999.
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