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forzaroma news as roma Gran Gala AIC, Svilar miglior portiere del 2024/25: “Per me è stato un anno da sogno”

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Gran Gala AIC, Svilar miglior portiere del 2024/25: “Per me è stato un anno da sogno”

Redazione
Il portiere della Roma al Gran Gala del Calcio AIC: "Un anno fa era difficile prevedere questa classifica. Abbiamo avuto momenti di buio e ci siamo rialzati insieme"

C'è anche Mile Svilar al Gran Gala del Calcio AIC in programma a Milano questa sera, la serata dedicata alle eccellenze del calcio italiano del 2025. Il portiere della Roma è stato eletto come miglior portiere della passata stagione 2024/25. Prima della cerimonia si è fermato ai microfoni di 'Sky Sport': "Un anno fa era difficile prevedere questa classifica. Ci siamo rialzati tutti insieme da un momento buio. Calcisticamente è stato un anno da sogno, venivo da mesi difficili ma il lavoro ha pagato. L'impatto con Gasperini è stato molto positivo. Siamo tutti vicini, dobbiamo continuare a migliorare".

Il 2025 è l’anno che ti ha regalato più emozioni? Sei il migliore in questo momento. “È nato mio figlio, è stata la più grande emozione. Dopo sì, calcisticamente è stato un anno per me da sogno perché ho avuto dei momenti difficili dove giocavo poco, la gente si aspetta meno da me quando ero più giovane. Alla fine, il lavoro ha pagato”.

Si sogna anche a Roma nonostante la sconfitta di ieri? L’impatto di Gasperini? “L’impatto è stato positivo e si vede dai risultati, per vincere le partite come quella contro il Napoli dobbiamo fare un po’ di più, ma siamo lì. Siamo molto vicini agli altri, a un punto, ed è un campionato molto aperto e lungo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, stiamo migliorando partita dopo partita”.

Ti aspettavi un 2025 così da parte della Roma? “Era difficile prevedere questo, abbiamo avuto momenti di buio e ci siamo rialzati tutti insieme. Sono molto felice e orgoglioso di far parte della Roma e di quella città meravigliosa”.

Sugli allenamenti di Gasperini. "Onestamente io ho lo stesso allenatore dei portieri che avevo prima, non è cambiato niente. Ma quando vedo le facce nello spogliatoio dopo l'allenamento era una cosa che non avevo ancora visto a Roma. È tostissima".

Sul gol di Neres sei più arrabbiato perché la palla è passata lì in un piccolo spazietto sotto l'ascella, o perché ti è arrivato in contropiede? "Io provo sempre a guardare a me stesso. Poi con la squadra analizziamo gli errori, ma quando sono uscito ho detto 'la prendo al 100%, no ha spazio per calciare', invece ha trovato un piccolo spazio. È andata così, andiamo avanti".

Quanto sei contento che De Rossi è tornato in Serie A e ha vinto la prima partita? "Per me è inspiegabile quando parli di Daniele De Rossi, perché è il passato e non posso parlare troppo dei miei allenatori del passato, ma per me è stato forse l'allenatore più importante. Perché mi ha dato l'opportunità che tanti prima di lui non mi avevano dato, magari amche per colpa mia. Sarò sempre grato a lui, sarà un grande allenatore, ma prima di essere un grande allenatore e calciatore è un grandissimo uomo".