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Strootman incontra il passato

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Stasera i giallorossi ritroveranno da ex l'olandese, uno dei centrocampisti più amati dalla curva sud

Redazione

Kevin Strootman arrivò nella capitale nell'estate del 2013. Quella sessione di mercato fu particolare, perché evidenziò la rinascita e la rivoluzione che alla Roma andava inevitabilmente messa in atto, in seguito alla finale di Coppa Italia persa pochi mesi prima. Insieme all'olandese arrivarono Rudi Garcia, Maicon, Ljajic, Gervinho, Benatia e, nel mercato invernale, Nainngollan. Una rosa nuova, dove il perno del centrocampo era proprio l'ex PSV Eindhoven, che dimostrò in quel campionato come, nonostante tutto, 'il vento soffiasse ancora'. Arrivarono le dieci vittorie di fila, comprensive della vittoria nel derby, con la Roma che sembrava indirizzata verso una stagione grandiosa. Ma una strepitosa Juventus (ancora con Conte al timone) e gli infortuni di alcuni giocatori, tra cui anche Strootman, la costrinsero al secondo posto.

Roma e Strootman: amore a prima vista

"Kevin è come una lavatrice: quando gli arriva una palla sporca te la ridà sempre pulita". Queste parole furono pronunciate da Rudi Garcia dopo la partita vinta in Coppa Italia nel febbraio 2014, contro il Napoli, per 3-2. In quel match, Strootman giocò in maniera sublime, tanto da meritarsi non solo gli elogi del tecnico francese, ma il definitivo amore incondizionato della Curva sud. Il tifoso romanista tende a cadere in tentazione con molti giocatori dal talento apparente, ma alla fine si innamora sempre e soltanto di chi, per la maglia, lotta fino in fondo. Strootman è stato questo sul prato dell'Olimpico, un ragazzo dai piedi buoni, dai polmoni grandi, dal viso cattivo di chi ogni partita vuole addentarla. Corsa e qualità, quantità e grinta: non a caso per lui venne ripreso il numero 6, ritirato perché appartenuto a un certo Aldair (ora sulle spalle di Smalling).

Un giocatore simbolo, uno di quelli che sarebbe potuto diventare capitano, che dopo il gol di scavetto al derby nel 2016, al rientro dal suo ennesimo infortunio, fece diventare pazzo di lui uno stadio intero. Purtroppo proprio i problemi fisici sono stati il peggiore nemico di Kevin. Anche stasera, che la Roma dovrebbe ritrovarlo da ex con la maglia del Cagliari, non ha la certezza di scendere in campo, dato che i fastidi muscolari continuano a contornare la sua carriera. Finora è sceso in campo sei volte, ma non al Franchi contro la Fiorentina, dove gli isolani hanno decisamente sentito la sua mancanza. Stasera proverà a farcela, come sa fare lui, con il solito muso duro e la voglia di dimostrare che i denti sa stringerli sempre e comunque. Perché quando il gioco si fa duro, Kevin comincia a giocare.

Nonostante sia andato via ormai da qualche anno, l'olandese resta uno dei centrocampisti più importanti che la Roma abbia avuto nelle ultime stagioni. E uno di quelli più amati.

Simone Biondi