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Striscioni Roma-Napoli, domani la decisione della Procura. Trigoria: infortunati a lavoro

Domani la Procura Federale si esprimerà sugli striscioni apparsi all'Olimpico in direzione della madre di Ciro Esposito. E sempre domani la Roma tornerà a Trigoria per iniziare a preparare la trasferta contro il Torino

Guendalina Galdi

Non si placa il clamore suscitato dagli striscioni apparsi allo stadio Olimpico, sabato scorso in occasione di Roma-Napoli, in direzione di Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito. "Mi auguro possano individuare le persone che hanno esposto lo striscione", ha dichiarato la mamma del tifoso napoletano rimasto ucciso prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina della stagione scorsa. "Il libro - ha proseguito la Leardi - è un messaggio d’amore che dovrebbero leggere tutti, tutti i tifosi, magari può cambiare il loro cuore. C’è da pregare per loro: non sanno cosa vuole dire perdere un figlio, è un dolore fortissimo". Queste parole hanno seguito quelle del legale della famiglia Esposito, l'avvocato Pisani, che ieri ha chiesto pesanti sanzioni contro il club giallorosso (5 punti di penalizzazione e squalifica dello stadio), e quelle del presidente della Roma, James Pallotta. Il numero uno del club capitolino ha pubblicamente condannato quanto letto sugli spalti dell'Olimpico: "La AS Roma - si è letto in una nota - ritiene che ogni episodio che porti alla perdita di una vita in concomitanza di una partita di calcio, come accaduto ad esempio a Ciro Esposito, ad Antonio De Falchi, a Gabriele Sandri, a Vincenzo Spagnolo, a Filippo Raciti, Vincenzo Paparelli o ad altri, rappresenti una sconfitta dell’intera società civile, al di là delle appartenenze a squadre, società, gruppi di tifosi". E' seguita poi un'ulteriore replica, a questo comunicato, da parte dell'avvocato Pisani secondo cui: "Solo dopo essere stati chiamati in causa, esponenti come Pallotta sono intervenuti con messaggi formali, non prendendo posizione e non condannando gli striscioni di Roma". Inoltre il legale ha poi aggiunto: "Ci sarebbe voluto un intervento durante la partita stessa, i calciatori non avrebbero più dovuto giocare, l’arbitro avrebbe dovuto fermare il match", ed poi ha chiamato in causa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinchè faccia diventare "questo episodio il simbolo della lotta alla violenza nella nostra società. Il Presidente della Repubblica ha il potere ed i mezzi per richiamare tutti all’ordine, i dirigenti sportivi e le società di calcio non devono più essere mirino di episodi di violenza".

Opinione diversa invece, quella del Viminale, nei confronti del commento di James Pallotta: "Ha mandato un messaggio importante - il commento di una fonte del Colle all’Ansa - perchè ribadisce un’etica del tifo. E’ un fatto positivo, ma rimane molto da fare". La giustizia sportiva, il giudice sportivo, come le istituzioni, stanno esaminando i fatti e domani è attesa una decisione della Procura Federale in merito. Però, ancora l'Ansa sottolinea che quanto accaduto non costituisce un reato giuridicamente perseguibile dalla magistratura ordinaria, ma solo una violazione dei regolamenti di uso dell'impianto sportivo e dunque, spiega sempre l'agenzia, se non c'è una recidiva da parte di uno dei tifosi coinvolti non esiste neppure l'ipotesi del Daspo. Quello che potrebbe rischiare la Roma, invece, è una multa, insomma una sanzione simile a quella inflitta alla Juventus lo scorso 25 febbraio 2014 di 25mila euro, dopo che sugli spalti dello Juventus Stadium (in occasione di Juve-Toro) vennero esposti striscioni lesivi della memoria della tragedia di Superga.

DOPO IL RIPOSO, TESTA AL TORO - Domani pomeriggio, dopo Pasqua e Pasquetta di riposo, la Roma tornerà a Trigoria per iniziare la preparazione in vista della trasferta a Torino contro i granata di Giampiero Ventura. Francesco Totti è stato risparmiato da Garcia sia contro il Cesena sia contro il Napoli: "non voglio rischiarlo", la motivazione del tecnico francese che vuole riavere il suo capitano soltanto al top della condizione. Questa forma potrebbe trovarla in tempo per esserci all'Olimpico di Torino domenica prossima. Un punto interrogativo resta invece ancora su Seydou Keita. Il maliano siglò il primo gol in giallorosso proprio contro il Torino, nel girone d'andata, e a quella realizzazione seguì un bacio allo stemma della Roma apposto sulla maglia. Keita è alle prese con la distorsione al ginocchio ed oggi era a Trigoria. Ha svolto terapie e come lui si sono recati al centro tecnico in questo giorno festivo anche altri infortunati giallorossi: Castan, Strootman, Ucan, Sanabria, Gervinho e Maicon. Degli ultimi quattro, ad oggi, nessuno sarà nuovamente disponibile per la trasferta in Piemonte di domenica pomeriggio. Il centrocampista turco deve recuperare dalla lesione di primo grado a carico del muscolo vasto intermedio sinistro, il rientro di Gervinho dovrebbe essere in occasione di Inter-Roma, il prossimo 25 aprile, mentre Maicon deve recuperare dall'infortunio al ginocchio, ma al momento è difficile stabilire una data certa per il suo rientro.