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Stankovic: “Mourinho mi ha insegnato tanto. In partita però ognuno per la sua strada”

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Le parole del tecnico blucerchiato: "Da Mourinho ho imparato tanto, in campo e fuori. Porto grande rispetto alla persona e all'allenatore"

Redazione

Dejan Stankovic stato presentato ufficialmente come nuovo allenatore della Sampdoria. Il neo tecnico blucerchiato ha parlato anche della sfida contro la Roma e del suo ex allenatore José Mourinho.

Questa squadra ha la possibilità di salvarsi? "Avevamo un giorno e mezzo. Ma non cerco scuse. Ripartiamo dal secondo tempo, oppure dal gol subito col Bologna. E' quell'atteggiamento che piace a me. Essere aggressivi, organizzati e sapere cosa dobbiamo fare. Parlavo con tanta gente e tanti mi hanno chiesto il perché sono venuto qua. Io ho risposto loro che vado in un grande club come la Sampdoria. Ci credo. Abbiamo lavorato benissimo questa settimana e i ragazzi sono pronti. Insieme alla dirigenza e ai nostri tifosi possiamo salvarci. Ma ci serve un grandissimo impegno da parte di tutti".

Lavoro più mentale o tecnico? "Le vittorie sono la penicillina. Quando non ci sono i risultati crolli un po' mentalmente e anche fisicamente. Io ci provo il prima possibile in condizione mentale e fisica per dare il 100% in campo. I ragazzi sono stati grandi ma abbiamo visto un po' di sorriso e sono pronti per quello che ci aspetta".

Ha già parlato di mercato? "Dobbiamo arrivarci a gennaio. Dobbiamo arrivare alla pausa del campionato fuori dalla zona retrocessione. Non abbiamo parlato di mercato. Non posso dire cosa succederà ma sono felice di quello che ho".

L'unico incontrista è Rincon. "Dobbiamo essere più vicini a lui. La qualità in campo mi piace ma mi piace di più l'equilibrio. Se devo prendere un rischio lo faccio calcolato. Non è solo Rincon. Dobbiamo essere tutti insieme ad attaccare e difendere. C'è da lavorare ma c'è spazio per migliorare".

Le vicende societarie quanto sono ingombranti? "Io sono qui solo da sette giorni. Il problema non entra. Punto e basta".

Qual è stato il problema? "Io metterei solo quello mentale. Dobbiamo tirare su i ragazzi e affrontare le gare come devono".

Lunedì c'è la Roma. Ha sentito Mourinho? "L'ho sentito in videocall. Porto grande rispetto alla persona e all'allenatore. Quando ci sono i novanta minuti ognuno andrà per la sua strada poi amici come prima. Da lui ho imparato tanto, in campo e fuori. È una persona forte. Abbiamo fatto un percorso bellissimo insieme a lui. Non voglio parlare di altri ma ogni allenatore mi ha dato qualcosa. Ma perché giochiamo contro la Roma è giusto parlare di José. Novanta minuti mettiamo tutto fra parentesi. Poi amici come prima".

La Samp segna poco. "È un dato di fatto. Cercheremo di avvicinarci di più alla porta e recuperare palla più vicino alla porta. O mettere gli attaccanti in condizione di segnare. Abbiamo tirato poco e subito tanto. Siamo poco pericolosi. Voglio cambiare questo e ci proverò ma dobbiamo essere organizzati più alti e aggressivi".