“Bradley brilla al Wrigley Field nel debutto con la Roma”.
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Stampa americana: “Bradley brilla al Wrigley Field”
“Bradley brilla al Wrigley Field nel debutto con la Roma”.
Così la stampa americana celebra il centrocampista giallorosso made in Usa. Questione di emozioni, fatte per rimanere impresse nei ricordi e nella testa di chi le vive. "Questi sono momenti speciali", ha detto Bradley, "Conosco un sacco di gente qui e giocare di fronte ad amici e parenti sono bei ricordi. Ma se devo essere onesto, penso molto di più all'opportunità che ho a Roma". Michael Bradley torna a casa. E proprio dalla sua Chicago, dove ha iniziato a tirare i primi calci ad un pallone, potrebbe iniziare una nuova storia, magari fatta di successi e grandi soddisfazioni. Ora il giocatore si è fatto e dopo un lungo giro per l'Europa pare abbia trovato la sua dimensione definitiva. Il suo impatto con la Roma è stato senza dubbio positivo. "Ha giocato bene", Zeman ha dichiarato attraverso un interprete. "Lui conosce il calcio italiano e lo ha aiutato moltissimo". Eppure il ragazzo nato nel New Jersey non perde di vista la realtà delle cose. "Tocca a me dimostrare che posso stare in campo con gente come Francesco Totti, che hanno vinto e hanno avuto grandi carriere". Inoltre, ricordando il suo percorso di vita, fatto sia di alti che bassi, si sente pronto per il definitivo salto di qualità non soltanto da un punto di vista sportivo. "Sono diventato un professionista quando avevo 15 anni. Ci sono stati bassi, ci sono stati grandi momenti, ci sono stati momenti terribili", ha detto Bradley, "Tutto quello che ho sempre cercato di fare è prendere ogni tipo di esperienza che ho avuto e cercare di diventare un giocatore migliore e una persona migliore". Tuttavia il centrocampista americano non è proprio uno sprovveduto sa’ dove è capitato e cosa lo aspetta: Roma, la Roma e la sua infinita passione. "Mi ricordo che guardavo i derby romani come un bambino e ricordo la passione sul campo e sugli spalti". Acquisto benedetto da tutti da Zeman a Baldini passando per la proprietà americana. Mark Pannes, amministratore delegato della Roma, ha precisato che Bradley non è stato scelto a causa della sua visibilità, ma che questo aspetto certamente lo ha aiutato. "E’ un vantaggio enorme che lui sia americano. Ma alla fine le nostre operazioni di calcio sono il calcolo di ciò di cui abbiamo bisogno, sulle qualità dei giocatori e Michael lo hanno scelto proprio per le capacità".
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