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Stadio Roma, Umberti: “Il progetto definitivo può slittare intorno all’8 dicembre”
Continuano gli aggiornamenti sull'iter del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Si sta pensando ad una strategia per presentare il progetto definitivo entro la fine di novembre, ma secondo quanto riporta Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio. Di seguito le sue parole durante la trasmissione "Te la do io Tokyo" su Tele Radio Stereo:
Il sindaco ha annunciato che il progetto dello stadio della Roma sarà presentato entro novembre. Concorda? "Penso che sia più probabile ai primi di dicembre, intorno all'Immacolata. Ci sono ancora due cose in ballo: il contro ricorso al Consiglio di Stato, che dovrebbe sciogliersi a metà di questo mese, e poi c'è l'autorizzazione della Regione all'abbattimento di quegli alberi per consentire di terminare i sondaggi. Entrambe le cose dovrebbero avvenire nel breve periodo. Dopodiché non credo che in 10-15 giorni riusciranno a finire i sondaggi, penso ci vorrà qualche giorno in più".
C'è una forza politica che non è d'accordo con li stadio a Pietralata e vorrebbe rinnovare lo stadio Olimpico, un po' come stanno facendo Inter e Milan con San Siro, e sta spingendo per questo. A lei risulta? "Non so quanto questa cosa sia credibile o meno, ma sarebbe come ritornare indietro nel tempo. Se stiamo facendo uno stadio dove ci sono i mezzi pubblici, c'è la metropolitana, ci sono tram e autobus, si vuole fare uno stadio del futuro, fare una cosa del genere significherebbe tornare indietro, visto che per l'Olimpico non c'è la metropolitana, non ci sono stazioni di treni eccetera. Per me sarebbe una follia".
Rispetto al 2024 cos'è cambiato? "Rispetto ad allora ci sono state numerose riunioni, sono andati avanti con i sondaggi archeologici, anche se non sono terminati ma manca pochissimo. Ci sono grosse interlocuzioni nelle riunioni su come risolvere le problematiche poste in atto durante l'approvazione della delibera sul pubblico interesse".
In una precedente intervista aveva detto che secondo lei 600 milioni non sarebbero bastati. Adesso si parla di un miliardo. Le risulta?
"1,2 miliardi, sì. È più credibile questa come cifra, l'altra non era una credibile, bastava fare un parallelismo con quello del Tottenham".
Oggi in un articolo sullo stadio si scrive che in Italia c'è sempre un motivo per non fare le cose, tra questi viene nominata anche la corruzione, quasi come ci si dovesse passare sopra qualcosa avvenisse... "Si avvicinano le elezioni, la partita è quella, lo stadio è sullo sfondo. Quindi si usa ogni motivo a pretesto per alzare la testa e dire la propria. Voglio dire una cosa: in questo territorio è stata fatta la più grande operazione di legalità mai stata fatta a Roma. Vi sottolineo che tutti i terreni che Roma Capitale aveva espropriato e che aveva lasciato in detenzione precaria alle persone a cui erano stati espropriati, dove avevano fatto attività commerciali o case, dopo i 19 anni e 6 mesi, il Comune di Roma ha detto "me li dovete ridare", come sapete poi al ventesimo anno scatta l'usucapione. Per cui Roma non solo aveva indennizzato i vecchi proprietari, ma sarebbe stata costretta a ricomprare quello che già aveva pagato. Quindi, al di là di tutti i ragionamenti, questa operazione stadio è stata l'operazione di legalità più grande fatta a Roma. Si stava creando un buco erariale gigantesco che nessuno dice".
Qual è il comune sentire del quartiere? "Io rispetto tutti, ma il 90% degli abitanti è a favore dello stadio. C'è una minoranza che fa rumore che è giusto rispettare, ma è anche giusto spiegare a questa minoranza che siamo stati eletti per fare le cose e che la nostra linea è quella di farlo".
Quando sono contro significa che hanno case e attività lì? "Questo non me lo faccia dire. Per qualcuno non c'è solo un'ideologia ma anche interessi personali".
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