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Stadio Roma, sentenze in 1° grado per la gestione di Tor di Valle: tre anni a Papalia, due assolti

Condannato l'imprenditore già presidente dell'Ippodromo. Nessuna pena per gli altri imputati. Friedkin ancora tentato dall'opzione Flaminio

Redazione

Prosegue la "maledizione di Tor di Valle": il riferimento è all’area relativa all’ex ippodromo, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. La famiglia Friedkin, scrive Massimo Cecchini su gazzetta.it, sta terminando il giro d’orizzonte per decidere se andare avanti col progetto ereditato dalla gestione Pallotta oppure virare sulla zona (più seducente) del Flaminio. In ogni caso, con una condanna e due assoluzioni, si è chiuso il processo di primo grado relativo alla gestione dei terreni in questione.

Condannato a 3 anni di carcere l'imprenditore Gaetano Papalia, già presidente dell’Ippodromo di Tor di Valle. Per lui l’accusa è di bancarotta patrimoniale in una indagine che risale al 2013. Gli altri due imputati, Mauro Ciccozzi (liquidatore della società Ippodromo) e Michele Saggese (amministratore unico della Sais), sono stati assolti con la formula "perché il fatto non sussiste". Infine per Umberto Papalia, deceduto, è stata dichiarata sentenza di non luogo a procedere. La Procura di Roma aveva sollecitato per Gaetano Papalia una condanna a 5 anni.