"Ricordo una dichiarazione del sindaco Marino del 22 di agosto, dopo l'incontro con Pallotta, in cui faceva riferimento alla riqualificazione della via del Mare. Ho parlato oggi con l'assessore Caudo, e c'e' da parte sua grande disponibilita' a parlare di questo tema nel corso della riunione di maggioranza che si terra' lunedi'. Per cui resto ottimista". Cosi' il coordinatore della maggioranza capitolina Fabrizio Panecaldo, in merito al progetto dello stadio della Roma e della riqualificazione dell'arteria e dell'Ostiense nel tratto tra Tor di Valle e Ponte Marconi. Oggi il segretario del Pd Roma Tommaso Giuntella aveva diffuso una nota nella quale sottolineva che "non c'e' altra discussione in campo" oltre l'accordo trovato dal sindaco in Usa con il numero uno della As Roma James Pallotta, e cioe' "meno cubature, garanzie in termini di servizi e utilita', e un impegno per il trasporto pubblico che alleggerisca il piu' possibile il ricorso ai mezzi privati". "Io non voglio mettere in discussione l'accordo del sindaco, anzi lo voglio confermare - afferma oggi Panecaldo - e infatti quando ne ho letto i termini sono stato entusiasta". Panecaldo sottolineava ieri la necessita' di procedere alla messa in sicurezza di quel tronco stradale, anche aprendo alla possibilita' di reperire risorse 'restituendo' al proponente i 100 mila metri quadri di cubatura che erano stati espunti dall'accordo. "Vorrei ricordare - dice ancora il coordinatore di maggioranza - che facemmo una battaglia al calor bianco per avere lo svincolo del Raccordo per Ikea alla Bufalotta, che ci costo' la conferma delle cubature che erano state tolte. E oggi infatti si accede al centro commerciale con il Gra, invece di invadere le strade di Roma Est. E' il paradigma - conclude Panecaldo - di come il metro cubo non puo' essere la cartina di tornasole per decidere se un progetto e' accettabile o no".
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Stadio Roma, Panecaldo (Pd): “Della Via del Mare parlò il sindaco Marino”
"Io non voglio mettere in discussione l'accordo del sindaco, anzi lo voglio confermare - afferma oggi Panecaldo - e infatti quando ne ho letto i termini sono stato entusiasta"
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