Quello che il sindaco Marino si appresta a chiedere a James Pallotta, presidente americano dell'AS Roma, e' un impegno concreto: 50 milioni di euro per prolungare la metro fino a Tor di Valle. Una "conditio sine qua non" senza la quale rischiano di infrangersi i sogni dei tifosi romanisti di vedere sorgere il loro nuovo stadio, il cui progetto dovra' ottenere il via libera del Campidoglio il prossimo 3 settembre. Appena tre settimane per avere rassicurazioni da parte della dirigenza giallorossa, messa sotto pressione dal primo cittadino della Capitale, che ha approfittato delle sue gia' programmate vacanze negli Stati Uniti per fare scalo a New York.
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Stadio Roma, a New York vertice Marino-Pallotta. Domani l’incontro
Appena tre settimane per avere rassicurazioni da parte della dirigenza giallorossa, messa sotto pressione dal primo cittadino della Capitale, che ha approfittato delle sue gia' programmate vacanze negli Stati Uniti per fare scalo a New York.
Un viaggio, pero', contestato dall'opposizione che ha presentato un' interrogazione per chiedere quali siano le motivazioni che hanno spinto il sindaco nella Grande Mela, nonostante il proponente del progetto sia il costruttore romano Parnasi. Polemiche a parte, domani mattina, alle 10 ora locale, Marino e l'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo si troveranno negli uffici di Pallotta per esporgli quali sono le condizioni necessarie affinche' il progetto possa ottenere l'"interesse pubblico" da parte del Campidoglio, viatico per l'approvazione del nuovo stadio.
In cima alla lista c'e' un investimento importante in quella che il sindaco ha piu' volte chiamato la "cura del ferro". Il progetto originario prevede, infatti, uno stanziamento di 10 milioni di euro per il prolungamento della metro B, una cifra decisamente inferiore a quella prevista dal Campidoglio, la cui intenzione e' quella di portare allo stadio con i mezzi pubblici almeno il 50% della tifoseria. Un elemento imprescindibile per evitare maxi-ingorghi e caos della viabilita' in un quadrante della Capitale gia' messo a dura prova dal punto di vista della mobilita'. Per questo bisognera' puntare anche sul rafforzamento della Roma-Lido e dei collegamenti stradali, anche se con la nuova variante al progetto presentata qualche giorno fa - arrivata per aggirare il vincolo paesaggistico imposto dalla Regione Lazio - sembra si sia trovata la quadratura del cerchio. Insomma, piu' che una richiesta, quello di Marino appare essere piu' un ultimatum alla societa' giallorossa che senza finanziamenti adeguati per i trasporti potrebbe veder sfumare il sogno di uno stadio tutto suo.
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