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Stadio Roma, nella nuova delibera c’è anche la variante urbanistica

L'obiettivo dell'esecutivo comunale è quello di rimanere all'interno dello stesso iter amministrativo

Redazione

Nel pomeriggio la Giunta Capitolina ha approvato una delibera con cui si conferma quella l'interesse alla realizzazione del progetto stadio della Roma. Come riporta l'Ansa, in seguito verrà stesa una delibera di novazione che modificherà e supererà quella approvata dall'amministrazione Marino, ma soprattutto conterrà al suo interno anche la variante urbanistica. In questo modo l'esecutivo comunale si prepara alla seduta finale della conferenza dei servizi in programma il 5 aprile con l'obiettivo di proseguire nello stesso iter amministrativo.

La delibera rimanda - continua l'Ansa - direttamente all'ordine del giorno approvato il 23 marzo in Assemblea Capitolina per scandire gli obiettivi di pubblico interesse a cui il progetto rinnovato dovrà adempiere. Si richiede dunque: la riduzione di oltre il 50% delle cubature del business park con l'eliminazione delle torri; la "massima accessibilità dell'area tramite il tpl su ferro e il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, prevedendo in particolare un servizio minimo di 20.000 passeggeri l'ora sull'intera tratta, a cui vanno garantiti ulteriori 7.500 passeggeri l'ora sulla FL1 durante gli eventi sportivi (i passeggeri della FL1 potranno accedere all'area attraverso il ponte ciclo-pedonale che viene confermato)". E ancora, si mette nero su bianco anche la necessità del "miglioramento dell'accessibilità carrabile, attraverso l'unificazione della Via Ostiense - Via del Mare nell'intero tratto urbano tra Grande Raccordo Anulare e Viale Marconi (l'allungamento del percorso permetterebbe di raggiungere anche il previsto Ponte dei Congressi già finanziato dallo Stato), il superamento delle condizioni di rischio idrogeologico con un intervento più esteso lungo il Fosso di Vallerano; e l'edificazione sostenibile di basso impatto ambientale e con elevati standard energetici attraverso l'adozione di materiali e tecnologie d'avanguardia".

Le carte ora dovranno essere analizzate dalla Regione Lazio, che si appresta a verificare con la sua avvocatura se e come sarà possibile proseguire con la Conferenza dei Servizi. Il rischio che alla fine si chiuda per riaprirne un'altra, insomma, nonostante il passo in avanti del Campidoglio, è ancora in piedi. Altra variabile in campo è la posizione dei proponenti del progetto, che potrebbero richiedere una nuova sospensiva.