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Stadio Roma, Italia Nostra: “Il progetto non deve essere secretato”

"Tutte le fasi dell'iter procedurale siano rese pubbliche dal Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino", spiega in una nota l'Associazione Italia Nostra.

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La sezione di Roma di Italia Nostra, l'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione ha diramato una nota in merito alla questione del nuovo stadio della Roma, che sorgerà a Tor di Valle. Queste le parole:  "Il Progetto per il nuovo stadio della società As Roma a Tor di Valle non può essere secretato anzi, al contrario, tutto deve essere pubblico e trasparente fin dalle prime battute. Non può essere secretato e discusso a 'porte chiuse' come dichiarato ufficialmente. Un progetto di questa portata, che esige grandi interventi di opere pubbliche, interessa tutti i cittadini romani dal primo all'ultimo, romanisti e non. Il nuovo ponte sul Tevere, l'adeguamento della viabilità esistente, gli svincoli sul GRA e il prolungamento della metropolitana B, i vincoli di in edificabilità e i vincoli paesaggistici non sono e non possono essere 'segreti di stato'. Ancora deve essere confermato se quest'opera è di pubblica utilità. La pubblica utilità non può essere valutata a porte chiuse senza la partecipazione diretta dei cittadini”. Italia Nostra “ha apprezzato il desiderio di trasparenza dell'Assessore Caudo che è insufficiente, però, a garantire un percorso limpido e condiviso. Tutte le fasi dell'iter procedurale siano rese pubbliche dal Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino”.

La società giallorossa ha consegnato la scorsa settimana il progetto dello stadio al Comune di Roma, che avrà 90 giorni per valutare i documenti e dichiarare il pubblico interesse all’iniziativa del club di Pallotta.