(Ansa) - Ancora presto per avere delle aree certe per il nuovo stadio della Roma anche se DiBenedetto, il nuovo patron, non vuole perdere tempo.
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Stadio Roma, incognita aree e progetto
Lo ha detto chiaramente oggi durante l'incontro, il primo, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno, e lo testimoniano gli incontri con alcuni costruttori. Finora però nulla è certo e il sindaco stesso oggi ha sottolineato che «nessuna area è in pole position ma nemmeno esclusa». Punto di partenza è il piano regolatore generale ma il Campidoglio è pronto ad approvare alcune varianti perchè, ha aggiunto Alemanno, «comunque servirà un passaggio in Assemblea Capitolina».
Rimangono però nell'aria due zone sulle quali, per caratteristiche e per tipologia, potrebbe a ragion veduta, sorgere il nuovo stadio e cioè una alla Romanina e l'altra a Tor Di Valle. Quest'ultima, per il delegato allo Sport di Roma Capitale Alessandro Cochi, «non è male». Si tratta di ettari di proprietà di un gruppo di immobiliaristi con a capo Luca Parnasi. Sull'area, comunque bisognerebbe fare una variante urbanistica per riuscire a rendere disponibile la superficie necessaria. L'imprenditore statunitense, non a caso, si è recato nel pomeriggio dalle parti di Tor Vergata (zona che dovrebbe diventare un polo sportivo della capitale) e Tor di Valle (nelle vicinanze dell'ippodromo per il trotto) per una sorta di 'visita esplorativa', per poi dirigersi a Trigoria, centro sportivo della società giallorossa. Altre zone di Roma indicate come possibili ubicazioni per il nuovo stadio sarebbero La Rustica, Massimina (la stessa già presa in considerazione dalla famiglia Sensi) e un terreno messo a disposizione dal Comune di Guidonia.
Il Campidoglio, tuttavia, non può mettere a disposizione delle aree perchè, ha precisato Alemanno, «si tratta di un progetto privato e se non sappiamo cosa hanno in testa», cioè che tipo di struttura immaginano, più o meno vicina al centro, polifunzionale o dedicata esclusivamente al calcio, «non possiamo pensare a un'area più o meno adatta».
In ogni caso, dovrà essere una scelta condivisa perchè ha detto, «deve essere un regalo alla città e non si può pensare a questo o a quell'immobiliarista». Sui tempi il sindaco si è dimostrato ottimista dicendo che, probabilmente «entro l'anno credo si possa arrivare a un accordo tra il Comune e l'as Roma ma non posso fare promesse se non entriamo nel vivo, finchè non cominciamo a parlare seriamente rimane tutto ipotetico». Di certo, c'è solo che sarà una struttura da far paura, parola di nuovo patron. «DiBenedetto - ha detto Alemanno - vuole uno stadio che faccia paura a qualunque squadra venga ad affrontare la Roma, non nel senso della violenza ma della forza dei tifosi».
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