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Stadio Roma, i Verdi: “Con il ponte pagato dallo Stato il Re Mattone è nudo”

Parlano i portavoce del partito ambientalista: "Il pubblico interesse a questa mastodontica variante al Prg è una balla. Ora Comune, Regione e Governo evitino almeno di perdere la faccia"

Redazione

Lo stadio della Roma viaggia verso l'ok della Conferenza dei Servizi, ma i Verdi non ci stanno. Ecco il comunicato dei due portavoce del partito ambientalista della Capitale, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli: "Più di ogni divergenza politica, a Roma conta il Re Mattone. Mentre tutti gli attori istituzionali e investitori privati si guardano bene dallo spiegare perché, per fare uno stadio, bisogna anche costruire un quartiere, e costruirlo proprio a Tor di Valle, la circostanza che per realizzare una infrastruttura fondamentale i soldi li debba tirare fuori lo Stato dimostra definitivamente che il Re Mattone è nudo. Il pubblico interesse a questa mastodontica variante al Prg è una balla. Oggi il Wwf ha ricordato che l'intervento a Tor di Valle è un'operazione fallimentare per l'interesse pubblico, non solo sotto il profilo economico, ma anche sociale, ambientale, territoriale e paesaggistico': non possiamo che concordare. A questo punto si abbia almeno il decoro di stabilire con chiarezza che dovranno essere dapprima realizzate tutte le opere di urbanizzazione, e solo successivamente la parte commerciale, per evitare un altro caso Piazza dei Navigatori. Pare che, con questa conferenza di servizi, Roma abbia già perso un altro pezzetto di se stessa: Comune, Regione e Governo evitino almeno di perdere la faccia".