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Stadio della Roma, i residenti della zona promuovono il progetto. Ma resta l’incognita del traffico

I favorevoli beatificano il progetto perché volto a riqualificare un quartiere lasciato in questi anni al degrado totale. Inoltre, l’area diventerebbe sempre più ‘green’: le tante piante previste dal progetto andrebbero a colorire un posto...

Redazione

Il progetto dello Stadio della Roma procede spedito, frenato a tratti solo dalla burocrazia italiana. Fra il 15 e il 20 luglio, data in cui il Comune girerà alla Regione Lazio il progetto dello Stadio a Tor di Valle, si sapranno con certezza gli ultimi dettagli da limare per dare il via ai lavori. A Trigoria sperano di porre la prima pietra entro fine 2015, ma i ben informati dicono che si dovrà attendere la metà del prossimo anno.

Il luogo dove sorgerà l’impianto è ora “occupato” dall’Ippodromo, costruito nel lontano 26 giugno del 1959 e lasciato poi al degrado totale con il passare degli anni. “Serve qualcosa di nuovo che attiri stranieri e cittadini romani a venire qui a Tor di Valle” dichiara un residente della zona intervistato da Forzaroma.info.

Uno dei principali aspetti del progetto riguarda la viabilità intorno allo stadio. Il sindaco Marino ha sin da subito chiarito una volontà: il 50% delle persone deve poter arrivare allo stadio attraverso i mezzi di trasporto pubblico. C’è la necessità, dunque, di mettere a disposizione 16 treni ogni 60 minuti, pari quindi a 19.200 passeggeri ogni ora (sarà inoltre potenziata la stazione Roma-Lido).

La Metro B si sdoppierà nella stazione ‘Magliana’, ci sarà perciò la possibilità di arrivare a Tor di Valle senza fare troppi cambi di linea.

Intorno all’impianto, progettato dall’architetto Dan Meis, sorgerà un complesso ideato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind che prevede la costruzione di 15 edifici più 3 grandi grattacieli alti poco più di 200 metri. Proprio in questi palazzi, molti giovani, e non, riusciranno a trovare un lavoro, uno dei punti positivi riportati più frequentemente dai residenti e dai negozianti del posto.

Tra coloro i quali non vedono di buon occhio la costruzione dello stadio in questa zona, molti temono l’eccesso di cemento a compensazione per la costruzione degli edifici (in primis per i grattacieli) e l’alto rischio idrologico con il fiume Tevere che percorre l’intera tratta dove sorgerebbe lo stadio.

Quelli favorevoli, invece, beatificano il progetto perché volto a riqualificare, come accennato pocanzi, un quartiere lasciato in questi anni al degrado totale. Inoltre, l’area diventerebbe sempre più ‘green’, saranno presenti infatti – come mostra il progetto – tante piante e alberi che andrebbero a colorire un posto finora arido.

Intanto noi di ForzaRoma.info siamo andati ad intervistare e a raccogliere pareri di alcuni residenti e negozianti delle zone limitrofe.

“Sono favorevole al futuro stadio della Roma. Sono interista, ma sono una persona sportiva. Mi piacerebbe inoltre che la zona si amplia in ambito commerciale. Io, lavorando per l’estero, vi dico che gli stranieri sono attratti da queste strutture, e attività commerciali, dunque ci sarebbero più introiti, - proprio come lo Stadio Olimpico – e sarebbe inoltre un’opportunità per il futuro dei giovani di trovare lavoro. Io sono per i giovani” dice Paolo, 49 anni, direttore capo-ufficina costruzioni meccaniche.

“Sono favorevole a patto che non ci sia degrado. Se le autorità riusciranno a controllare i tifosi, senza farli scatenare, non avrei nulla da ridire, altrimenti sarei contrario. Sono favorevole in linea generale, ma se si dovessero venire a creare altre situazioni spiacevoli in questa zona non ne sarei affatto contento. I negozi ne trarranno sicuramente un grosso beneficio” il pensiero di Bruno, 69 anni, pensionato

“Sono contraria al nuovo stadio. – ci risponde Laura, pensionata, 68 anni - A me non piace il calcio e, vivendo qui, sarebbe molto difficoltoso girare con la macchina dato il traffico che si verrebbe a creare. Cambierei idea solo se venisse costruito un ponte che porti dalla stazione direttamente allo stadio e se fossero messi a disposizione – ma come si deve - mezzi come metro e autobus per evitare il traffico nella zona”.

“Favorevolissimo a questo progetto. Porterà lavoro ai ragazzi di questa zona, cosa non da poco. Come residente della zona spero solo non ci siano scontri tra tifoserie e che il tutto sia controllato dalle forze dell’ordine. Ci saranno immagino anche nuovi negozi nei dintorni della struttura, ciò attirerà sempre più persone a venire da queste parti. Sarà molto bello” afferma Alessandro, 46 anni, disoccupato

“Porterà molto lavoro e turismo. Si andrebbe a rivalutare una zona (Eur, Trullo, Magliana), dato che ci hanno lasciato un po’ arretrati sotto il punto di vista commerciale, come se fossimo zingari. In questi anni l’Ippodromo è stato adoperato poco, se al posto di questo venisse fatto lo stadio sarebbe la cosa migliore. Sono dunque favorevole”dice Fausto, operaio, 45 anni

“Sono favorevole allo stadio. Sono di questa zona ma non mi darebbe fastidio il fatto che si potrebbe creare traffico. Ci sono molti tifosi qui nelle vicinanze, sarebbe ottimo per loro” è il pensiero di Maria, commercialista, 46 anni

“Assolutamente contrario allo stadio della Roma in questa zona, e parlo da residente. - dice Tullio, meccanico, 57 anni - L’impatto del traffico che ci sarà provocherà ulteriore confusione, oltre a quella presente. Già è impossibile arrivare all’Eur la sera perché la sopraelevata è piena di traffico. Anche qui da Monte Cucco, per quelli che prendono la strada verso Colli Portuense, ad una certa ora rimangono bloccati”.

Difficile accontentare tutti. Certo è che si tratta di una delle più grandi opere che riguardano Roma capitale negli ultimi venti anni, e non solo per interesse sportivo. Una costruzione che, se fatta a dovere, può diventare un fiore all’occhiello della città.

Riccardo Colarusso