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Stadio Roma, Grancio: “Quello di Tor di Valle è un progetto moribondo”

L'ex consigliera grillina è tornata a dire la sua sul futuro impianto giallorosso: "Bisognava revocare prima la dichiarazione di interesse pubblico"

Redazione

Si torna a parlare di Stadio della Roma. La capogruppo del Gruppo Misto in Assemblea Capitolina nonché vicepresidente della Commissione Urbanistica Cristina Grancio ha parlato riguardo la riunione in programma nella giornata di oggi tra Dipartimenti tecnici di Roma Capitale e i promotori del progetto Tor Di Valle. Queste le sue parole:

"Sullo stadio di Tor di Valle sono venuti ormai al pettine tutti i nodi di una localizzazione sbagliata fin dall'inizio. Mobilità catastrofica, opere infrastrutturali necessarie che ricadrebbero a carico della collettività, pesante impatto ambientale e idrogeologico, con un proponente che pretende di non assumersi in pieno il rischio d'impresaLa Giunta Raggi e l'A.S. Roma di Pallotta e Baldissoni si stanno accanendo al capezzale di un progetto moribondo, imbalsamando la città e il futuro della squadra attorno ad una scelta improponibile. Era già chiaro due anni e mezzo fa che non c'erano le condizioni minime per realizzare questo stadio e la maggioranza M5S avrebbe potuto semplicemente seguire i proficui consigli di Ferdinando Imposimato per revocare la dichiarazione d'interesse pubblico. Hanno deciso invece di procedere a tutti i costi, bloccando l'urbanistica dell'intera città attorno a questa scelta, nonostante i pesanti sviluppi giudiziari. Dall'altra parte c'è una presidenza della società calcistica, mai così invisa alla tifoseria, che deve portare a casa l'ultimo timbro sul progetto non perché abbia effettivo interesse a realizzarlo, ma per valorizzare il suo asset e monetizzare l'affare alle migliori condizioni. In mezzo ci sono l'interesse pubblico della città e la tifoseria della Roma, entrambi ignorati: meritano ben altro".