Questa mattina, emissari della Eurnova, la società del costruttore Luca Parnasi partner tecnico della Roma nel progetto di costruzione dello Stadio a Tor di Valle, sono stati convocati in Regione Lazio dove hanno firmato il verbale finale della Conferenza dei Servizi, consegnando, nel contempo, gli adeguamenti dei progetti definitivi secondo le prescrizioni emerse nelle sedute della Conferenza stessa.
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Stadio Roma, firmato il verbale della Conferenza dei Servizi: i passaggi prima del via libera ai cantieri
L’iter prevede che il verbale venga trasmesso in Campidoglio, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, cui spetta il compito di portare il testo del verbale all’approvazione dell’Assemblea capitolina
Come riporta iltempo.it, l’iter prevede che il verbale venga trasmesso in Campidoglio, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, cui spetta il compito - secondo le ultime modifiche normative - di portare il testo del verbale all’approvazione dell’Assemblea capitolina “nella prima seduta utile” come variante urbanistica.
Una volta che l’Aula - terminata la discussione sul bilancio di previsione e, quindi, con la ripresa dei lavori dopo Capodanno e l’Epifania - avrà approvato il testo, questo sarà pubblicato “a fini urbanistici”. La procedura ordinaria prevede 30 giorni di pubblicazione all’albo pretorio più altri 30 a disposizione di cittadini, associazioni, comitati, per presentare osservazioni alla variante. Trascorsi questi 60 giorni (che potrebbero essere dimezzati in caso di adozione con iter semplificato) i tecnici del Dipartimento Urbanistica del Campidoglio dovranno predisporre le risposte alle osservazioni presentate: di accoglimento o di respingimento motivato che saranno, poi, adottate dalla Giunta capitolina. Compiuto questo passaggio, finalmente le carte della variante torneranno in Regione Lazio dove la Giunta le approverà dando loro una veste definitiva e ufficiale.
Nel frattempo, sempre i funzionari dell’Urbanistica dovranno anche predisporre il fondamentale testo della Convenzione urbanistica - il contratto che regolerà i rapporti fra i proponenti privati e il Campidoglio e che conterrà anche la calendarizzazione degli interventi - che dovrà essere adottato con voto dall’Assemblea capitolina prima di essere firmato.
Compiuti questi due atti, Variante e Convenzione urbanistica, saranno adempiuti tutti gli atti formali necessari a dare ai proponenti il via libera ai primi cantieri.
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