Il Ponte dei Congressi sarà realizzato "ragionevolmente" entro la fine del 2024. Almeno questa è la previsione di Roberto Botta, vice direttore generale di Roma Capitale, che come scrive Alessio Di Francesco su Radio Radio nella mattinata odierna ha illustrato il progetto durante una seduta della Commissione consiliare Lavori pubblici.
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Stadio Roma, ecco il Ponte dei Congressi: presentata l’opera, entro tre mesi l’ok definitivo
Presentata l'opera che ha permesso alla Raggi di "abbattere" le torri di Libeskind, previste nel progetto dell'impianto a Tor Di Valle
La seduta, convocata su richiesta delle opposizioni, segnatamente della consigliera del PD, Ilaria Piccolo, ha visto l’ingegner Botta e l’assessore ai Lavori Pubblici Margherita Gatta, fare il punto sullo stato di realizzazione di un’infrastruttura il cui iter è oramai più che maggiorenne, visto che è iniziato nel 2000.
Il Ponte dei Congressi sarà costruito per collegare l’autostrada Roma-Fiumicino, superando il Tevere, con la Via del Mare/Ostiense. L’opera sarà percorribile a senso unico, cioè dall’autostrada alla Via del Mare e, insieme al (molto) futuro rifacimento del Ponte della Magliana e del Viadotto della Magliana, finirà per costituire un sistema di tipo rotatorio, una chilometrica rotonda.
Il Ponte dei Congressi è un’opera finanziata dallo Stato – Governo Renzi – con 145 milioni di euro e dal Comune, con 28 milioni di euro, e, dall’amministrazione Raggi è stata considerata essenziale per poter cancellare il Ponte di Traiano facente parte del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle.
La storia del Ponte dei Congressi inizia nel 2000: l’idea è decongestionare il traffico viario che si sposta quotidianamente sull’asse Magliana-Eur creando questa gigantesca rotatoria. Ponte della Magliana e Viadotto della Magliana percorribili solo in uscita da Roma, Ponte dei Congressi transitabile solo verso il centro, con la via del Mare/Ostiense a fare da raccordo.
Con l’arrivo di Virginia Raggi e di Paolo Berdini – il primo assessore all’Urbanistica dei grillini – il Ponte dei Congressi entra in strettissima connessione con la costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle: l’amministrazione Raggi ‘modificando’ la delibera di pubblico interesse approvata durante il mandato di Ignazio Marino, decise che il Ponte dei Congressi avrebbe potuto surrogare egregiamente le funzioni di quel Ponte di Traiano previsto nel progetto iniziale.
Salta il Ponte di Traiano, quindi, per consentire ai grillini di tagliare le cubature concesse da Marino in cambio delle opere di mobilità e che avrebbero sviluppato le tre torri di Libeskind. Seppur rappresentino progetti diversi, con iter diversi e fasi di realizzazione altrettanto differenti, lo Stadio della Roma a Tor di Valle e il ponte dei Congressi, nel corso dei mesi hanno rivelato troppi punti di congiunzione per non condizionare in qualche modo le proprie vicende.
Non ultima l’idea dell’amministrazione comunale d’inserire nella convenzione urbanistica l’accollo per i proponenti del progetto stadio non solo della spesa per l’unificazione della Via Ostiense – Via del Mare dal Raccordo Anulare fino a viale Marconi già prevista nelle prescrizioni della conferenza di servizi, ma anche la realizzazione delle opere di viabilità accessoria al ponte dei Congressi che invece spetterebbe al comune: fra queste, l’unificazione in un’unica sede stradale della via del Mare/Ostiense anche nel tratto di quasi 1 km in cui le due strade sono separate fra loro da capannoni industriali da espropriare.
Secondo Botta, entro 3 mesi dovrebbe essere completata la validazione del progetto definitivo da parte di una società terza selezionata con gara d’appalto. Dopo di che, entro fine anno – se non dovessero intervenire nuove modifiche al progetto – il Comune prevede di bandire l’appalto per trovare il General Contractor cui spetterà di redigere il progetto esecutivo e poi iniziare la costruzione che dovrebbe durare 4 anni.
Facendo, quindi, i conti, se non intervengono ulteriori motivi di ritardo (ricorsi, nuove prescrizioni), è prevedibile il completamento della costruzione del Ponte e di parte della viabilità accessoria per il 2024.
In questo lungo tempo, il Comune avrà modo di studiare anche la progettazione definitiva del secondo lotto delle opere oggi mancante e che riguarda la sistemazione del Ponte della Magliana e del Viadotto della Magliana. Studiare il definitivo e anche calcolarne i costi e trovare i finanziamenti.
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