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Stadio Roma, diffida ai consiglieri comunali: ecco il testo della lettera – FOTO

Contestata l'approvazione della variante e della convenzione per il progetto Tor di Valle

Redazione

Una lunga lista di comitati ha inoltrato una lettera di diffida ai Consiglieri comunali di Roma Capitale in merito all'approvazione del progetto Stadio della Roma a Tor di Valle. Alessio Di Francesco di Radio Radio ha pubblicato il testo integrale della lettera, che recita così.

"Gravi le responsabilità e forti i rischi per i Consiglieri comunali qualora dessero corso alla variante ed alla convenzione urbanistiche, in presenza delle circostanze di seguito dettagliate. Nel non non darvi corso non sussiste per i consiglieri nessuna responsabilità e nessun rischio, non essendo finora sorto e non sussistendo alcun affidamento tutelabile in capo a soggetti privati.

  • Il verbale conclusivo della Conferenza di servizi decisoria integra un assenso solo formale al progetto, ma, in realtà, costituisce un dissenso sostanziale.
  • Il suddetto verbale non ha natura e valenza di provvedimento di adozione e, men che mai, di approvazione di variante urbanistica e non vincola, in alcun modo, né il Comune né la Regione a tali adozione ed approvazione.
  • Non può procedersi alla stipulazione della Convenzione urbanistica senza che sia stata prima adottata dal Comune la variante urbanistica e definitivamente approvata dalla Regione.
  • La pubblicazione della proposta di adozione di variante urbanistica va tenuta separata e distinta dalla pubblicazione del Progetto e segue un iter procedimentale autonomo.
  • È ancora sub judice la legittimità e liceità della disponibilità da parte del soggetto proponente Eurnova s.r.l. dei terreni su cui dovrebbe essere realizzato il progetto.
  • I terreni su cui dovrebbe sorgere il "Business Park", con annesso stadio, sono ad alto rischio idrogeologico e, pertanto, con il vincolo di assoluta inedificabilità.
  • Non può, in alcun modo, essere aggirato ed eluso il vincolo di contestualità tra il primo utilizzo pubblico del nuovo stadio e la realizzazione, il collaudo e l'operatività di opere pubbliche trasportistiche, con la possibilità, di difetto, del verificarsi di eventi "catastrofici".
  • A seguito di procedimenti e processi penali per fatti-reato corruttivi, ove, in esito a questi ultimi, fosse accertata la "vendita" della discrezionalità amministrativa a favore del privato o dei privati, tutto l'iter procedimentale, per l'esame e l'approvazione del progetto, sarebbe annullabile per violazione di legge ed eccesso di potere".