In diretta su Radio Radio una interessantissima tavola rotonda sullo Stadio della Roma.
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Stadio Roma, Frongia (M5S): “Si all’impianto, no al quartiere intorno”. Caudo (Ass.Urbanistica): “Esaminiamo il progetto con il massimo rigore”
L'ingegnere Ferranti (Autorità del bacino del Tevere): "E’ una proposta condizionata rispetto al fosso di Vallerano, il rischio proviene da quella zona e quindi va messo in sicurezza questo posto per la realizzazione del progetto"
In studio ospite Daniele Frongia, consigliere comunale del (M5S): “Noi siamo favorevoli alla costruzione ma contrari alla delibera del comune. Il progetto prevede la costruzione di un vero e proprio quartiere. Soltanto all’interno c’è un piccolo paragrafo che spiega la costruzione dello stadio su delle palafitte, visto che il terreno deve essere supportato. Verranno create delle opere strettamente funzionali allo stadio, risolvono problemi relativi ad accesso e deflusso dello stadio. C’è una parte di commerciale ma si sta creando un vero e proprio polo direzionale. Carte alla mano, alla fine si riesce a vedere che di pubblico interesse c’è poco. Sull'area dell'impianto ha ragione Lotito. Noi siamo andati a vedere com’è l’area dove si intende costruire questo nuovo quartiere. Il rischio idraulico è R3 ed R4, ovvero possibili problemi per l’incolumità delle persone fino a perdite di vite umane e danni gravi agli uffici. Il comune dice che metteranno in sicurezza un fosso lì vicino che sembra esssere la causa. Inoltre le associazioni dicono che lo stadio farà perdere posti di occupazione, visto che nella zona sono presenti molti centri commerciali che verranno chiusi per l'apertura dello stadio".
Ingegnere Ferranti (Autorità del bacino del Tevere): “E’ una proposta condizionata rispetto al fosso di Vallerano, il rischio proviene da quella zona e quindi va messo in sicurezza questo posto per la realizzazione del progetto. In termini pratici si tratta di realizzare delle opere di rafforzamento arginale. Già attualmente la zona mette a rischio gli abitanti del Torrino. Queste operazioni vanno fatte a prescindere dallo stadio”.
Franco Melli: “Credo che la gente, ascoltando questa situazione, sia quasi indignata. Non si riesce a capire come mai sia passato cos’ tanto tempo per poi stare alle solite problematiche. E’ servito Lotito per aprire il fuoco delle opposizioni. Ci hanno provato dai tempi di Dino Viola, poi si è detto che gli americani ci riusciranno senza problemi, come mai si è pensato questo?”.
Frongia (M5S): "Abbiamo lanciato tre mesi prima l’allarme: è una follia che si possa aprire nel 2017. Già i tempi contraddicono l’evidenza, conoscendo Roma non potremo mai avere un prolungamento della metro fra pochi anni".
Alessandro Catapano, (Gazzetta dello sport): “Il consigliere è una voce unica in un deserto. Apprezzo molto tutti gli sforzi che ci aiutano a capire tutta la verità quando si parla di opere pubbliche a vantaggio della collettività, se ci sia stato un percorso e cosa sia stato prodotto per cercare un vostro punto di vista e anche se qualcuno vi abbia cercato di mettere i bastoni tra le ruote".
Frongia (M5S): "E' un valore di mezzo miliardo di euro che è stato dato al privato. Noi abbiamo fatto i nostri interventi i aula, anche se in uno degli ultimi eravamo in pochi ad assistere. Un consigliere del centrodestra mi ha detto che questo progetto è una porcata. Mentre uno del centrosinistra mi ha detto che è d'accordo con questi tre commi, a favore di tutta la cementificazione dell'area".
Alessandro Vocalelli: “Sono spaventato. Il consigliere ha parlato di rischio di vite umane dettato da un progetto legato a pochi privati. E’ possibile che chi ci governa si fa guidare dall’incompetenza, oppure ci sono delle argomentazioni valide per questo stadio? Potrebbe essere fatto solo per scopi elettorali? Secondo lei lo stadio si farà?"
Frongia (M5S): “Per i tempi prestabiliti lo stadio non si farà. Ho la certezza matematica che quello che dicono Pallotta e Marino, ovvero la costruzione in due anni, è impossibile. I tempi ragionevoli si vedono dalle altre opere pubbliche in quanti anni vengono fatte a Roma. Ai nostri colleghi chiediamo sempre un maggior impegno nel vedere le carte, ci sono alcuni che in consiglio comunale votano a favore o in contrario senza essere preparati”.
Ingegnere Ferranti (Autorità del bacino del Tevere): "Sono presenti cinque milioni di euro per la messa in sicurezza del fosso Vallerano. Chiaro che bisogna vedere quali adeguamenti andranno fatti e in che modalità. Senza progettazione i cinque milioni sono una mera previsione in un piano finanziario. Per ora non abbiamo il progetto degli interventi che dovranno essere fatti".
Caudo, (Assessore all’urbanistica): “Tutte le obiezioni le abbiamo ascoltate e non facciamo sconti a noi stessi. Io credo che l’Autorità di Bacino ha decretato che c’è un problema sul fosso di Vallerano. L’area dello stadio non è a rischio esondazione del Tevere, è all’interno il problema e verrà sistemato con la costruzione dello stadio. Il pericolo non viene dal Tevere ma dal fosso. Abbiam portato a cinque milioni la spesa per risolvere questo problema. Facendo lo stadio metteremo in sicurezza tutta l’area".
Alessandro Catapano, (Gazzetta dello sport): "Ritiene che le difficoltà di questa giunta che le fai parte, in base a delle situazioni specifiche, possano nascere da un diverso atteggiamento rispetto al modo di costruire che si è sempre tenuto a Roma da qualche anno a questa parte?".
Caudo, (Assessore all’urbanistica): "Non penso che ci sia qualcuno che voglia competere a non fare, noi vogliamo competere per fare. Ciò che non possiamo fare, in virtù della crisi, è di chiudersi in se stessi perché c'è un potenziale enorme per questa città. Ci sono imprenditori stranieri che vogliono investire a Roma, noi stiamo illustrando vari progetti a diversi gruppi e persone".
Ingegnere Ferranti (Autorità del bacino del Tevere): "Mi sono fatto l'idea che questo pubblico interesse sia una cambiale in bianco per il privato. I terreni acquistano un valore enorme, per questo è un fortissimo interesse privato. A prescindere dallo stadio noi dovremmo intervenire subito, ci sono degli abitanti a rischio nel quartiere del Torrino. Non capisco perché costrutire un intero quartiere, dove lo stadio rappresenta il 10% delle opere, su un terreno a rischio".
Caudo, (Assessore all’urbanistica): "Io sono molto più interessato al quartiere che allo stadio. Vogliamo costruire opere pubbliche come il ponte sul Tevere, la riunificazione della Via del Mare e dell'Ostiense e un nuovo ramo della metropolitana. Serviranno a migliorare la città. Nel centro direzionale verranno a lavorare nuovi impiegati, come si fa a dire che non sono opere che saranno utili alla città? L'amministrazione ha fatto il suo dovere, non capisco perché fare tutti questi progetti per Roma non possa essere accettato. Non sono un tifoso, non me ne frega quasi nulla dello stadio. Su questo progetto c'è un forte interesse per l'opera pubblica, noi l'abbiamo messa in condizione per ricavare il massimo per la città".
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