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Stadio Roma, Berdini: “Progetto che serve solo a nascondere il degrado della città”

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L'ex assessore all'Urbanistica della giunta Raggi: "Scandaloso che si continui a raccontare questa bugia che lo stadio serva per riqualificare Pietralata, che ha in ballo la realizzazione di un parco di 80 ettari su cui invece sorgeranno i parcheggi
Redazione

Due giorni fa la delibera di interesse pubblico approvata in Campidoglio per lo Stadio della Roma. Ma ancora c'è chi continua a ritenere il progetto giallorosso non adatto, soprattutto per quanto riguarda la zona. Come Paolo Berdini, ex assessore all'Urbanistica nella giunta Raggi, intervenuto a 'Radio Cusano Campus': "Non è che lo stadio della Roma serva per nascondere il degrado della città? Non sarà che lo stadio serva come diversivo per non parlare del disastro urbanistico della città? Noi siamo in una zona che è ormai centralissima, anche se ha alcuni aspetti periferici che tutti sanno. È un'area tanto centrale che quando io ero assessore, l'Istat decise di trasferire la sua sede nazionale lì dal Viminale e non è poco. Inoltre c'è anche un piccolo, ma non trascurabile, intervento dell'università che ha costruito un altro pezzo. Non sarà che la centralità già stava in atto perché era un quartiere che si stava costruendo e stava diventando importante? Come mai allora si cambia musica? Lo stadio riqualifica più della sede dell'Istat, più dell'università e del Pertini? Trovo scandaloso che si continui a raccontare questa bugia che lo stadio serva per riqualificare Pietralata, che ha in ballo la realizzazione di un parco di 80 ettari, come villa Borghese. E sarà utilizzato per i parcheggi della Roma. E questa non è riqualificazione. La riqualificazione non la fa la Roma, ma il Pubblico, l'Istat".

E allora quale altra zona sarebbe consona per questo progetto? Berdini risponde così:"Poco più avanti, tra la Tiburtina e la Prenestina c'è la più grande zona produttiva di Roma. Da lì non si entra e non si esce. Lì c'è una caserma, un'area gigantesca abbandonata da decenni. La caserma Cerimant, area gigantesca, ma un buco nero abbandonato da anni. Intorno ci sono decine di migliaia di posti di lavoro e non si entra perché sono strade a imbuto. Se facciamo un grande progetto di questo tipo per lo stadio, non sarà meglio che andare a togliere un parco ad un quartiere che ne ha bisogno? Le scelte però dipendono dal sistema di potere che governa la città. Le Ferrovie dello Stato hanno redato un progetto in cui chiedono di costruire la zona direzionale sulle aree ferroviarie attaccate a quello che sarà lo stadio a Pietralata. Allora dovremmo chiederci se il progetto dello stadio non risenta anche della forza di un player come Ferrovie dello Stato? In questo momento di crisi continuiamo a costruire nuovi uffici ed edifici. La rassegnazione lasciamola a chi non ha speranza, ma temo che la vicenda dello stadio che riempie pagine e pagine - una cosa insopportabile - serva per nascondere la situazione di degrado in cui versa la città. Però questa città certo che ce la può fare, Roma è meravigliosa, basta cambiare i paradigmi che l'hanno portata al disastro. Roma ha sbagliato strada perché ha dato spazio solo ai privati, dobbiamo tornare all'urbanistica pubblica che pensa al benessere del cittadino. Io ci ho provato, ma il fallimento è stato evidente".