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Stadio della Roma, approvato pubblico interesse. Marino: “Totti ci giocherà nel 2017”

Meraviglioso, avveniristico. Lo stadio della Roma riceve il via libera da parte dell'assemblea capitolina: dopo circa dieci ore di riunione viene approvata la delibera sul pubblico interesse del progetto. Ora tocca alla Regione

Guendalina Galdi

Con ventinove voti favorevoli, otto contrari e tre astenuti, il Comune ha approvato, dopo circa dieci ore di assemblea, la delibera sul pubblico interesse dello stadio della Roma. Tanta soddisfazione per questo importante passo compiuto verso la realizzazione di un'opera imponente, anche dal punto di vista economico, e di un progetto avveniristico che porterà molti benefici alla città di Roma e, più in particolare, all'area in cui sorgerà, nonchè tremila posti di lavoro in fase di realizzazione, un miliardo e mezzo di investimenti stranieri ed una maggiore credibilità nei confronti di una città che con recenti inchieste sta attraversando un "momento intenso", come l'ha definito Marino, anche per altre opere che potranno essere realizzate nella città che da poco è stata candidata per i giochi olimpici del 2024. "Io credo che lo stadio sia importante per i tifosi della Roma - ha dichiarato al termine dell'assembleail sindaco Ignazio Marino - ma è importante il fatto che in questa città, con rigore e con la guida di un assessore alla rigenerazione urbana come Giovanni Caudo, ha portato in aula una delibera dove sono stati ascoltati con serietà tutti gli interlocutori". L'approvazione di questa delibera infatti poteva avvenire mercoledì scorso, ma i lavori dell'assemblea capitolina sono slittati ad oggi perchè allora non era stato raggiunto il numero legale. Oggi dunque è un giorno importante nell'iter burocratico che condurrà alla posa della prima pietra (Marino si augura possa avvenire tra circa tre mesi) e dunque alla realizzazione dell'impianto stesso e delle opere circostanti, compresi i miglioramenti alla viabilità ed al trasporto pubblico nell'area interessata.

"Rispetto al progetto iniziale - ha proseguito il sindaco - si è chiesto un cambio significativo in opere pubbliche al servizio dei cittadini dove lo stadio permetterà di migliorare significativamente il trasporto urbano su ferro in un'area della città che in questo momento non era così ben dotata di questo tipo di servizio. Quindi migliore qualità della vita per tutti i cittadini e uno stadio che così come è stato disegnato sarà all’avanguardia".

Lo stadio della Roma inoltre sarà il primo ad essere realizzato secondo i parametri applicati dalla nuova legge sugli stadi, fattore non scontato e che il primo cittadino della Capitale ha voluto sottolineare: "Sono anche orgoglioso che, rispetto alla legge nazionale, questo sarà il primo stadio che verrà realizzato secondo i parametri di questa norma che viene applicata, per la prima volta, proprio nella Capitale d’Italia". Adesso toccherà alla Regione Lazio ed inizieranno i lavori affinchè il progetto diventi cantierabile. "Io mi auguro - ha proseguito Ignazio Marino - che adesso lo stesso rigore, di cui sono certo farà richiesta il presidente Zingaretti alla Regione Lazio, possa portare nella Primavera del 2015 alla posa della prima pietra". Ed entro il 2017 la prima partita giocata al suo interno. "Ora se diciamo che la prima partita Francesco Totti la giocherà nel gennaio del 2017 o nel novembre del 2017, per me l'importante è che la giochi entro il 2017", ha assicurato ancora Marino. Stabilire tempi precisi su questo è ancora molto difficile, ma la speranza condivisa da istituzioni, società ed anche dai tifosi è che nel 2017 la Roma possa finalmente fare il suo ingresso nel suo stadio, guidata dal suo capitano: Francesco Totti.

La soddisfazione per l'approvazione alla delibera sul pubblico interesse dello stadio della Roma però non è soltanto del sindaco, ma è condivisa da molti consiglieri capitolini, in primis da Giovanni Caudo, assessore alla riqualificazione urbana. "Penso che sia opportuno far presente, almeno dal mio punto di vista - ha dichiarato al termine dei lavori Caudo - che questo lavoro conclude un percorso importante che ha portato alla formazione del testo definitivo di questa delibera costruita in un primo momento dagli uffici e che successivamente è stata profondamente modificata. C’è stato un lavoro importante fatto in chiusura della delibera che si è completato con gli undici emendamenti votati durante la seduta odierna". Il testo ha superato diversi ostacoli come le opposizioni di alcuni consiglieri che nei giorni scorsi hanno espresso le proprie perplessità nei confronti dell'area deputata alla costruzione dell'impianto: "In questi mesi tante bugie ripetute non fanno una verità. Il fosso di Vallerano - ha spiegato Caudo - è l’unica area a rischio idrogeologico, mentre la zona dello stadio no, quindi spero che almeno non si torni a battere su questo punto. Il rischio esondazione riguarda l’aria di decima che con questa delibera viene sistemata".

Che stadio della Roma sia.